18 Giugno 2017, 18:55
4 min di lettura
Vegetariani, vegani, crudisti, fruttariani. Cambiano i gusti e sulle tavole c’è sempre meno posto per succulenti brasati, ragù, spezzatini. Il coloratissimo trionfo di frutta, verdura e spezie seduce molti. Benessere, rispetto per gli animali e l’ambiente: sì a biologico e a km 0, no alle carni né rosse né bianche. Cresce pure il numero di chi dà l’addio a pesce, uova, latte e derivati. Il rifiuto per lo sfruttamento degli animali induce a fare maggiore attenzione anche a indumenti e prodotti per il corpo. Nella dieta verde, riso, mandorle, orzo, miglio, quinoa, grano saraceno, tofu, seitan, ecc. Filosofia di vita salutista o moda contro “l’invasione barbarica” di pesticidi, ormoni, antibiotici? Tra i vegetariani illustri, Pitagora, Galileo Galilei, Leonardo Da Vinci, Gandhi, Margherita Hack, Umberto Veronesi, Carl Lewis e Martina Navratilova. Mangiare carne? Pino Caruso non usa mezzi termini: “Omicidio premeditato. Digerirla è occultamento di cadavere”.
Secondo Eurispes, nel 2016 vegetariani (7,1%) e vegani (1%) in Italia sono aumentati del 2% rispetto al 2015 dopo un calo nel 2014. Sono numeri che fanno dell’Italia il Paese più vegetariano dell’Ue insieme alla Germania. Un altro elemento da non sottovalutare è che il biologico appena raccolto, rigorosamente di stagione e del territorio, sta diventando un imperativo quasi categorico persino tra gli onnivori con i carrelli pronti a pagare i prezzi salati della qualità. Se la Toscana, patria mitica della costata, pare sia la regione italiana più vegetariana, in Sicilia dall’anno scorso vi sarebbe un significativo incremento di vegetariani e ancor più di vegani. “La Palermo vegetariana”, sito web no-profit è un punto di riferimento in città, che propone varie news sull’argomento e organizza eventi aperti a tutti.
Nel centro di Catania, in via Umberto I, neanche a farlo apposta un’ex macelleria è diventata la sede di Veg Sicilia, Associazione siciliana di vegetariani e vegani. Un caso che serve a sottolineare: “Cambiare si può”. La presidente è Lucia Pennisi, catanese, 36 anni, organizzatrice di eventi. Prima vegetariana ora è vegana per una questione etica. Dice: “Non abbiamo dati precisi sulla Sicilia, ma possiamo affermare che insieme a vegetariani e vegani aumentano anche gli indecisi che magari cominciano qualche volta a rinunciare alla carne. Veg Sicilia organizza laboratori didattici di cucina per far conoscere le alternative alla dieta tradizionale basandosi sul concetto di autoproduzione e crea gruppi di acquisto. Il nostro obiettivo è promuovere il ritorno ai prodotti e alle tradizioni siciliane”. Differenze tra crudisti e fruttariani:” I crudisti, partendo dal presupposto che i nutrienti si perdano superando i 42°, scelgono tutto crudo o essiccato. I fruttariani si nutrono solo di prodotti da albero e pianta”. Strappi alla regola sono ammessi? “Se lo fai come scelta etica – sostiene Pennisi – non pesa più di tanto”. Le sue ricette preferite? “L’humus di lenticchie, barbabietole e crema di sesamo, ottimo contorno per i secondi piatti, una rivisitazione dell’antica tradizione araba e siciliana e il cous-cous crudista di cavolfiore con pomodori secchi e olive”.
Andrea Caramanna, critico cinematografico, palermitano, 52 anni, parla del gastroenterologo giapponese, Hiromi Shinya, autore di “Il fattore enzima”, sostenitore di una dieta vegetale all’80% con il 10-15% di proteine. Parla anche del documentario “Supersize me” di Morgan Spurlock , regista e attore che dopo tre pasti al giorno per un mese da McDonald’s si riduce stanco, tachicardico e con 11 kg in più. Il suo percorso da vegetariano a vegano- igienista: ”L’igienismo – spiega – è un movimento filosofico non accettato dalla medicina che fa riferimento a alcuni studiosi dei primi del ‘900 convinti che le malattie dipendono da un’intossicazione del corpo”. I segreti per stare bene? “Curare l’alimentazione e seguire uno stile di vita ben preciso: aria aperta, tanto sole, movimento costante e pensiero positivo. E’ sbagliatissimo mangiare qualcosa convinti che possa far male o che debba fare per forza bene”. Una dieta a base di frutta e verdura in cui “la cucina è al minimo” e al ristorante con gli amici? ”Oggi spesso nei menù vegetariano e vegano sono integrati e non mancano errori. Mi è capitato di chiedere un dolce ed era fatto con pastafrolla”. Quanto si spende? “ Più della spesa tradizionale ma molti prodotti si trovano pure nei comuni supermercati con diversi marchi abbastanza buoni e meno cari”.
Laura Traina, nutrizionista e diabetologa, concorda con i vegetariani, un po’ meno con i vegani. “Sono quasi vegetariana e mangio tanto pesce. La dieta vegetariana è fatta da prodotti che vengono dalla terra e la carne non può essere facilmente metabolizzata dall’organismo. I pazienti vegani li assecondo, ma tenendo presenti le eventuali carenze di vitamine e ferro con accurati controlli dell’emocromo. Penso pure che, se una persona è in piena salute, dovrebbe digiunare un giorno la settimana, limitandosi con con acqua, tisane, frutta”. E i bambini? “No. Solo dopo i 18 anni”.
Pubblicato il
18 Giugno 2017, 18:55