14 Agosto 2021, 11:25
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RAGUSA – “Vanno al supermercato o in farmacia per comprare i test rapidi, li provano a casa, scoprono di essere positivi ma non ci comunicano il risultato, così il giorno dopo possono andare al lavoro o uscire con gli amici, incuranti della salute altrui o convinti di non rappresentare un problema perché asintomatici: è anche a causa di questa gente che il virus avanza”. A lanciare l’allarme su quelli che definisce i contagi “fantasma” è il direttore generale dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, attraverso un post sulla sua pagina social.
Il manager non si riferisce sono a Ragusa, ma a tutta la Sicilia attualmente prima in Italia per numero di contagi giornalieri. “La soluzione – continua Aliqò – è vietare la vendita di questi kit nei supermercati, mentre in farmacia bisognerebbe limitarne l’uso all’interno dell’esercizio e nelle mani dei dottori, così che il risultato venga poi comunicato ai nostri uffici e scatti tutta la procedura anti-Covid, dalla quarantena domiciliare al tracciamento”.
“Il ritmo delle vaccinazioni – scrive sempre Aliqò – è sempre più lento. Qui, ormai, non superiamo le mille inoculazioni al giorno, e se ci sono aree virtuose, come il capoluogo e i comuni montani, dove l’incidenza degli immunizzati sulla popolazione è arrivata ben oltre il 70%, altre zone abbassano la media provinciale al 60%. Il risultato? Aumentano i casi gravi in ospedale, si abbassa l’età dei ricoverati, si riaprono i reparti Covid e si sposta di nuovo parte del personale sanitario alla cura delle persone infettate (quasi tutte non vaccinate) togliendo risorse umane a chi ha altre patologie”.
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14 Agosto 2021, 11:25