29 Aprile 2016, 13:55
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CATANIA – Ancora una volta la “Pittura” diventa protagonista alla Galleria Studio A che riparte con l’arte contemporanea, promuovendo le opere pittoriche dell’artista Tina Sgrò con l’inaugurazione prevista il 30 Aprile alle ore 18:30. Con il taglio pittorico della Isgrò si evoca l’immagine di un mondo invisibile che il pennello cattura, delinea come una silenziosa danza onirica dei sensi.
In un mondo così rumoroso, tecnologico e veloce la sua pittura ricorda la lentezza, la leggerezza senza peso e immateriale.
Con “Luce e Assenza”, la Galleria Studio A mette in luce il senso poetico e pittorico di una pittrice, come la Isgrò, che riesce a dare forma alla contemporaneità del divenire spaziale in un maniera diversa, insolita, unica, silenziosa.
Rientra nella filosofia della Galleria Studio A valorizzare l’arte contemporanea nel suoi gesto più antico e arcaico: il segno, la forma, la pittura.
La mostra sarà visitabile fino al 25 Maggio 2016
Orari Mostra
Da Martedì a Sabato ore 10.00/13:00 – 17:00/20:00
Chiuso Lunedì
NOTE CRITICHE
Sulle calde tonalità, a volte violente, sensuali, in cui va concretizzandosi il marchio d’una deriva informale, scaturita da un flusso di emozionalità, ecco sopravanzare il senso d’un equilibrio che, più che strutturale, va esemplificandosi in armonia percettiva.
Lo spazio separato da tendaggi, da spigoli chiaroscurali, da crepitii di materia marchiano le cifre dell’estetica e della poetica di Tina Sgrò, attraverso un percorso creativo in cui il linguaggio s’è andato sempre più arricchendo nel calore di una pedana figurativa avvoltolata nel suo baricentro, creando vagoli fogli d’interni trasportatori di realtà. Una contingenza, quella di Tina, l’essere presente nel suo preciso luogo d’elezione, per tracce umane; ecco, allora, la ridondanza onirica, ossessiva, quale incubo maturato ed alimentato sulla soglia indecifrabile del vissuto, nella scansia posta tra visibile e invisibile, lungo quell’orma “ filamentosa”.
Aldo Gerbino
Le stanze dipinte sono gonfie di simboli e giochi geometrici galleggianti entro le forme abbandonate, come ricordi, in una sospensione spaziotemporale, il dilagare di uno spaziotempo mnemonico e soggettivo, tutto interiore e immateriale a mano che la pennellata, la stesura cromatica si fa vieppiù presente e materiale. Animando così un paradosso che, come un fremito erotico, scuote ogni fibra, ogni segno di questa pittura, occupandone gli ammalianti “ interni”, stanza dopo stanza.
Rolando Bellini
La centralità dell’oggetto è per Tina Sgrò uguale a porsi al lato dell’esperienza per raccontarla nei dettagli; l’oggetto ha la sua vita, relativamente a come l’uomo ne fa uso. E dispone il taglio dell’immagine e paradossalmente diviene opera mentale. Perché l’oggetto è pretesto. Grazie a questa sua capacità, Tina ottiene degli effetti puramente emotivi, dove luce ed ombra si danno appuntamento per superare il confine della tela – nel cuore delle cose va a cercare la luce con quel mestiere manuale che lei tratta come mestieraccio.
Angela Pellicanò
Biografia
Tina Sgrò nasce nel 1972 a Reggio Calabria, dove ha svolto gli studi, diplomandosi in pittura presso l’Accademia di Belle Arti. Fin da piccola mette in mostra le sue qualità e solo nel 1985, iscrivendosi presso l’Istituto Statale d’Arte di Reggio Calabria, da inizio ad un percorso didattico emozionale che sarà importante nella sua vita di donna e artista.
Comincia seriamente a pensare che forse l’arte, la pittura in particolar modo, può essere l’essenza della sua vita e nel 1998, dopo aver concluso il percorso accademico diplomandosi in Pittura con 110 e lode, inizia una lunga e tortuosa esperienza nell’ambito dei premi di pittura e delle esposizioni in collettive. La sua prima personale risale al 2003, presso la Galleria Magenta 52 di Milano.
Nel 2006 si aggiudica il Premio Pittura Targa Oro del concorso nazionale Premio Arte Mondadori.
Nel frattempo cominciano a susseguirsi diverse mostre collettive e personali in diverse gallerie italiane, aggiungendo qualche esperienza di rilievo all’estero, come per esempio la collettiva presso lo SDAI – San Diego Art Institute – Museum of the Living Artist – California nel 2009.
Attualmente vive ed opera tra Reggio Calabria e Milano.
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29 Aprile 2016, 13:55