25 Settembre 2023, 15:02
1 min di lettura
ROMA – L’incidenza del tumore è in crescita e solo in tre regioni sono attivi dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziale. È questa la denuncia che arriva dal convegno ‘Tumori dello stomaco e del colon-retto: il paziente al centro del cambiamento’, organizzato a Roma dall’associazione Vivere Senza Stomaco dopo un Tumore: Si Può!, insieme a Europa Colon Italia e Digestive Cancers Europe.
In Italia 82.000 pazienti sono vivi dopo una diagnosi di tumore allo stomaco. Viene ancora erroneamente ritenuto una patologia rara ma la “sua incidenza è in crescita” e “i sintomi sono sottovalutati oppure scambiati con gastriti”. Sono tre le regioni che hanno attivato dei dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziale: Piemonte, Veneto e Campania. Il carcinoma gastrico è una neoplasia molto aggressiva con tassi di sopravvivenza a cinque anni di poco superiori al 30%.
“La prognosi è infausta – aggiunge Saverio Cinieri, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica – a causa soprattutto dell’alto tasso di recidive anche dopo un intervento di chirurgia radicale. Inoltre le diagnosi sono spesso tardive e ciò non favorisce l’efficacia dei trattamenti. Tuttavia grazie all’introduzione di anticorpi monoclonali, negli ultimi dieci anni abbiamo avuto decisi miglioramenti”.
“Vanno subito attivati e resi operativi in tutta Italia i Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziale (Pdta) – sottolinea Claudia Santangelo, presidente di Vivere Senza Stomaco dopo un Tumore: Si Può! – con dei percorsi dedicati specifici per migliorare l’assistenza a pazienti colpiti da una malattia a prognosi particolarmente infausta”.
Pubblicato il
25 Settembre 2023, 15:02