19 Agosto 2018, 16:30
2 min di lettura
PALERMO – “A settembre riapriranno le scuole e non tutte le strutture in Sicilia sono sicure”. La denuncia è di Vincenzo Figuccia, deputato all’Ars e leader del movimento Cambiamo la Sicilia, che lancia la sua campagna “3 S: Scuole Sicure in Sicilia”. “L’insieme degli edifici scolastici della Regione – prosegue – comprende immobili costruiti anche molti anni fa, accanto ad altri relativamente nuovi. Controllare la situazione non è un semplice atto burocratico e a volte il responso dei tecnici porta alla chiusura. Il caso più recente è quello di Messina dove su 108 plessi comunali, tra asili, elementari e medie soltanto due hanno il certificato di vulnerabilità sismica”. Il neo sindaco di Messina, Cateno De Luca, infatti, tra i primi atti successivi all’insediamento ha deciso di chiudere tutte le scuole della città per permettere le opportune verifiche. “L’anno scolastico non può partire così come se nulla fosse, chiederemo come ha già opportunamente fatto il Codacons, il rinvio dell’inizio delle lezioni, fino a quando tutti i controlli opportuni non verranno effettuati”, conclude Figuccia.
Sul tema il parlamentare regionale ha presentato oggi un’interrogazione all’assessore alla Pubblica istruzione e formazione, Roberto Lagalla, perché verifichi “che tutti i Comuni siciliani abbiano effettuato le verifiche di vulnerabilità sismica, approfittando di questi giorni di chiusura delle scuole, per conoscerne le reali condizioni di sicurezza, per chiedere la realizzazione degli interventi richiesti ove siano già noti gli esiti di tali verifiche, e progettare eventuali interventi da effettuare grazie ai fondi della nuova programmazione triennale 2018-2020”.
Non si è fatta attendere la risposta dell’assessore Lagalla: “Si tratta di un tema avvertito a livello nazionale che, in Sicilia, ha trovato immediato riscontro da parte del governo Musumeci – è scritto in una nota dell’Assessorato -. Nei sette mesi trascorsi dal suo insediamento, ha infatti rapidamente provveduto a finanziare gli enti locali per l’espletamento delle verifiche antisismiche e ha promosso un bando per la realizzazione di interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici che, già ad ottobre, vedrà definita la graduatoria delle opere immediatamente finanziabili, a valere sul piano triennale 2018-2020”.
“Per quanto oggi possa essere tempestivo l’intervento dell’autorità regionale – spiega Lagalla – sono evidenti i ritardi accumulati negli ultimi anni e purtroppo sono tali da non poter immaginare soluzioni miracolistiche, nè tantomeno estemporanee. È ovvio che le lezioni scolastiche dovranno essere avviate in una condizione di massima tutela della sicurezza degli studenti e, in questo ambito, è preponderante il ruolo degli enti territoriali, con i quali l’Amministrazione regionale continuerà a confrontarsi nei prossimi giorni. Da parte del governo regionale, non mancherà ulteriore disponibilità e continuità di interlocuzione anche con le istituzioni dello Stato preposte alla tutela della incolumità pubblica. L’intento del governo è, chiaramente, quello di garantire agli studenti siciliani e alle loro famiglie un sereno andamento dell’anno scolastico, che inizierà regolarmente il 12 settembre, come già previsto”.
Pubblicato il
19 Agosto 2018, 16:30