03 Febbraio 2012, 12:04
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Il centrosinistra palermitano ritrova la sua unità e fissa per il prossimo 4 marzo le primarie per le elezioni comunali. Il tavolo di ieri sera ha però posto un paletto: nessun accordo con il Terzo polo né al primo, né al secondo turno. Una conditio sine qua non che ha portato molti a pensare ad un’esclusione per Fabrizio Ferrandelli, che invece conferma la sua partecipazione alle primarie. “Sono contento che si sia ristabilito un clima di unità e serenità – dice il candidato del Polo civico – Lumia e Cracolici continueranno a sostenermi? Chiedetelo a loro. Io vado avanti”.
Allora, si candida comunque alle primarie?
“Certo che mi candido alle primarie, non cambia nulla per me. L’unico cambiamento che registro è il ritrovato buonsenso nel centrosinistra che ieri avevo chiesto in un comunicato congiunto con Ninni Terminelli”.
Cosa ne pensa dell’accordo di ieri fra i partiti del centrosinistra?
“Sono contento che si sia trovato questo accordo perché così si riporta la situazione alla normalità. Io sono il rappresentante del Polo civico che mette insieme pezzi di associazionismo, singoli cittadini e delusi dai partiti che in passato hanno militato in Idv, in Sel o nel Pd, persone che sono state in altre realtà politiche e adesso vedono nel mio lavoro la possibilità di un riscatto per Palermo. Io ho sempre detto che avrei deciso con la mia coalizione, sulla cui composizione non ho mai avuto dubbi, la cosa più opportuna da fare. Se si fosse deciso di aprire ai moderati, così come ha fatto Sel che a Vittoria governa con l’Udc, sarebbe andato bene, ma era la coalizione a dover decidere. La coalizione si è finalmente riunita e ha dato un chiaro indirizzo politico. La mia è una candidatura che parla alla società civile e nasce dalla designazione di movimenti e associazioni, non è calata dall’alto: sicuramente in tanti, proprio per queste caratteristiche, l’hanno vista come quella che ha maggiori chance di vittoria, così come hanno fatto alcuni pezzi del Pd. Ma questo non può che arricchire la mia candidatura, è la dimostrazione che siamo nella società, trasversali ai partiti”.
Sottoscriverà il documento che vieta alleanze col Terzo polo sia al primo che al secondo turno?
“Certo che lo farò. Si è detto di tutto in queste settimane, anche che avevo un patto con Lombardo, ma nessuno mi ha chiesto se fosse vero: era una cosa detta da avversari politici interni che pensavano così di inquinare le acque. La civicità del mio polo rimane, il rapporto con le associazioni è saldo. Lunedì mi incontrerò con tutti i movimenti e le associazioni che mi sostengono, quindi anche con padre Gianni Notari, alle 17,30 a Palazzo Fatta. Siamo diventati tanti, non bastano più le piccole stanze. C’è una voglia di partecipazione dal basso che è incredibile, e noi siamo gli unici ad aver presentato un programma per la città chiaro e dettagliato, così come richiesto ieri dal cardinale Romeo. Il programma è sul sito e lo si può scaricare e discutere, ci sono anche dei video per ogni punto del programma che in maniera interattiva raccontano cosa vuole fare il candidato Ferrandelli appena verrà eletto sindaco”.
Ma con queste condizioni non verrà meno l’appoggio di Lumia e Cracolici?
“Chiedetelo a loro. Se sono convinti che la mia persona sia la più spendibile alle primarie, allora mi sosterranno, così come faranno altre persone in altri partiti come Ninni Terminelli, che ha deciso di sostenermi perché si sente vicino a me sia per il fattore generazionale che per i rapporti con la società civile. Si è parlato di inquinamento del voto, una cosa veramente sgradevole: sono contento che il centrosinistra si sia ricompattato. In questa fase, la mia candidatura dimostra di essere l’unica slegata dai partiti. In questo sta la mia forza”.
Leoluca Orlando si candiderà alle primarie, secondo lei? O preferirà un accordo con la Borsellino?
“Delle scelte di Orlando è giusto che risponda Orlando ai tesserati del partito. Credo comunque che la cosa positiva sia che abbia deciso di mettere la propria esperienza a disposizione del centrosinistra. Scelga lui le forme più opportune”.
Ma escludendo apparentamenti anche al secondo turno, il centrosinistra non rischia di essere destinato alla sconfitta in caso di ballottaggio?
“Io ho sempre detto, sin dal primo momento, che gli elettori non appartengono ai partiti, per cui bisogna rivolgersi direttamente a loro per riuscire ad averne il sostegno convincendoli sui programmi. Se il centrosinistra pensa di dover parlare solo al popolo del centrosinistra, allora è avviato alla sconfitta. Se invece sarà capace di parlare, così come faccio io, alle forze della società moderate o che in passato hanno votato Cammarata e li convincerà su programmi certi, allora ci sarà la possibilità di vincere. Così come ha fatto Pisapia a Milano o De Magistris a Napoli: ogni sindaco che va al ballottaggio deve parlare al popolo che non l’ha votato, è nelle regole del ballottaggio”.
Questa ritrovata unità porterà un po’ di serenità fra i candidati alle primarie?
“Me lo auguro, così come mi auguro che i toni della campagna elettorale siano appropriati: ricordiamoci che i candidati, finite le primarie, dovranno collaborare insieme e non comportarsi da oppositori interni. Io non ho mai attaccato gli altri candidati, né ho alimentato sospetti perché li voglio accanto a me nella guida di Palermo. Spero che negli altri ci sia lo stesso senso di responsabilità e la stessa sensibilità. Qualcuno, invece, ha calcato la mano. Il clima di ritrovata unità permetterà di capire gli errori compiuti e di inquadrare le cose nella loro giusta dimensione. Sel poteva dire che a Vittoria governa con l’Udc, e non c’è nulla di male nel farlo, anziché continuare ad attaccarmi, così come Lupo che a Palermo sostiene la Borsellino ma a Trapani e Agrigento fa l’accordo con il Terzo polo, Orlando poi ha addirittura governato con il penta colore. Si è invece giocata una partita non in termini di contenuti, ma spiazzando l’avversario, tutti uniti contro Ferrandelli. Spero che adesso le cose cambino”.
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03 Febbraio 2012, 12:04