“Una camminata per la dignità”

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13 Dicembre 2013, 13:33

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CATANIA – E’ partito intorno alle 18.00 il corteo organizzato sull’onda lunga della protesta nazionale dei Forconi. Dopo le denunce partite a seguito della marcia spontanea di martedì scorso per la manifestazione di oggi c’è già un’autorizzazione depositata in Questura.

19.30. I manifestanti raggiungono la sede della Serit. Parte un lungo applauso “i tre padri di famiglia” incatenati all’ingresso dello sportello di Riscossione Sicilia che annunciano l’intenzione di rimanere incatenati a oltranza.

19.15. Il corteo riparte in direzione Serit.

19.05. Il corteo è arrivato in piazza Stesicoro al grido di “uniti, uniti”. Grande dispiegamento di forze dell’ordine, ma la situazione è tranquilla.

18.58. I manifestanti sono quasi in Piazza Stesicoro. Tanti i cori contro i politici “corrotti”.

18.42. Il corteo è ripartito.

18.40. Il mini corteo ha bloccato il traffico ai quattro canti. Gridano: “Vergogna vergogna”. Gli automobilisti si lamentano, i manifestanti li invitano a unirsi al corteo.

18.39. Il corteo attraversa i quattro canti. I manifestano cantano l’inno di Mameli.

18.30. Il corteo sta attraversando via Etnea

18.25. Ancora cori: “Chi non scende in Piazza non ha il diritto di lamentarsi”

18.22. Il corteo sta partendo. Una sessantina i manifestanti dietro lo striscione “Italia Sovrana”. Questa è la camminata per la dignità, dice uno dei partecipanti.

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18.17. Il corteo non parte ancora. Uno dei manifestanti ha preso un mano un megafono ed ha iniziato a urlare contro il sistema politico e bancario italiano, che ha messo in ginocchio l’economia e la cultura.

17.34. Sono circa una settantina. Gli organizzatori che si riconoscono nel coordinamento 9 Dicembre comunicano: “Prevediamo la partenza del corteo intorno alle 18, siamo in attesa che il gruppo diventi più numeroso”.

Bonanno Conti

17.22. Ancora il concentramento registra poche adesioni. Oltre agli studenti sono presenti diversi cittadini che hanno raccolto l’appello lanciato dai manifestanti. Intanto continua il presidio permanente dei Forconi. Presente, tra gli altri, in piazza Università, anche Giuseppe Bonanno Conti, il leader di Forza Nuova, lo stesso che ha fatto richiesta alla Questore per autorizzare la manifestazione.

Piazza Università alle 17

17.10. Si registra qualche ritardo nell’inizio del corteo. I primi manifestanti sono già arrivati in Piazza Università e sono presenti anche i rappresentanti delle forze dell’ordine.

Gli studenti questa mattina davanti alla Serit

IL PROGRAMMA. Il concentramento sarà quindi in piazza Università, luogo che da lunedì è presidiato ininterrottamente da Francesco Crupi, segretario provinciale dei Forconi catanesi. Il tutto si concluderà davanti gli sportelli della Serit, divenuto ormai luogo simbolo di questa mobilitazione per molti aspetti priva di regia. Da tre giorni, infatti, la sede dell’agenzia di riscossione è luogo di pellegrinaggio di studenti e cittadini. Sulla colonna d’ingresso ci sono incatenati Delfo Malpasso, Salvatore Caruso e Paolo D’Amato. Loro si definiscono “tre padri di famiglia” e non si riconoscono in nessun movimento e organizzazione politica.

I tre incatenati con in mano dei Vangeli dati loro in dono

Da quanto si apprende, il corteo dovrebbe concludersi con il tentativo simbolico di liberazione dei tre. Intervistato da LiveSiciliaCatania, Delfo Malpasso, che tiene in mano un vangelo regalato da un uomo che ha espresso loro solidarietà, lancia l’appello: “Ringrazio tutti gli studenti finora venuti. Anche i loro problemi sono da tenere nella giusta considerazione. Mi rivolgo però ai loro padri, sono loro che devono rompere il muro dell’indifferenza e scendere in strada”.

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13 Dicembre 2013, 13:33

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