16 Gennaio 2017, 10:56
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PALERMO – All’improvviso uno fin troppo conosciuto. Parafrasiamo in parte il titolo di un celebre film uscito nelle sale circa trent’anni fa – ma anche il nome di una delle rubriche più divertenti di ‘Mai dire Gol’ – perchè la corsa per occupare la panchina del Palermo avrebbe potuto vivere un finale thriller. Col ritorno di Davide Ballardini. Proprio il tecnico che ha concluso la scorsa caotica stagione, terminata con la salvezza, e che ha dato il via a quella attualmente in corso, con tanto di ritiro svolto sotto ai suoi occhi in quel di Bad Kleinkirchheim e prime due gare della stagione concluse con un punto strappato sul campo dell’Inter. A spingere per il ritorno in panchina del tecnico ravennate sarebbe stato – e questo è probabilmente l’elemento di maggior clamore – l’uomo che ha “convinto” Ballardini a lasciare, ovvero Maurizio Zamparini. Il presidente, che con la sua condotta passiva sul mercato ha indotto il mister romagnolo a rassegnare le dimissioni, secondo Gianluca Di Marzio avrebbe spinto per convincerlo a tornare a Palermo.
Ballardini che, tra l’altro, a Palermo ci torna spesso e sempre volentieri, a prescindere da quello che è il suo ruolo (quando ce l’ha) nel club di viale del Fante. Qualcuno lo avrebbe anche avvistato in città durante la scorsa settimana, quella in cui sembrava già in bilico il futuro di Eugenio Corini, non senza qualche coro di dissenso e di richiamo alla sensibilità effettuato da alcune persone attraverso i social. E Zamparini avrebbe pensato sempre di più a lui per tentare il rilancio, anche perchè c’è un precedente a dir poco ben augurante, che ricorda da vicino la corsa – si fa per dire – del Palermo in questa stagione. L’unica squadra capace di salvarsi dopo aver girato la boa di metà campionato a quota 10 punti, è stato il Cagliari nella stagione 2007/2008. In panchina c’era, neanche a dirlo, Davide Ballardini, che con quella grande stagione alla guida dei sardi attirò proprio Zamparini e lo convinse ad ingaggiarlo alla guida del Palermo.
Proprio da quella stagione di Cagliari avrebbe potuto ricomporsi la storica coppia allenatore-direttore sportivo, visto l’approdo di Nicola Salerno al Palermo con l’obiettivo di restituire al club di viale del Fante una figura che ricopra il posto lasciato vuoto dall’addio di Daniele Faggiano. Il dirigente nativo di Matera era pronto a proporre altre due figure, prima di valutare la candidatura di Ballardini in panchina. Prima Luigi De Canio e poi Diego Lopez, due allenatori già avuti in carriera da Salerno, il primo ai tempi di Udine e il secondo nella sua successiva avventura a Cagliari. Ma l’ultima sterzata insieme a Zamparini è stata quella che ha portato alla conferma di Corini. Niente da fare per Davide Ballardini, il quale sarebbe tornato anche in virtù del legame tra il Palermo e parte del suo staff, con il vice storico Carlo Regno ancora presente nel libro paga del club di viale del Fante.
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16 Gennaio 2017, 10:56