18 Novembre 2019, 13:54
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PALERMO – Finisce definitivamente nelle mani dello Stato il patrimonio di Antonino Vernengo, ritenuto affiliato in particolare alle famiglie mafiose di Cruillas e della Noce. Si tratta di beni dal valore complessivo un milione e 150 mila euro, già finiti sotto sequestro e adesso confiscati con il provvedimento della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo. Nel dettaglio, vengono confiscati un appartamento in via Macrì, l’impresa individuale “Parking Bersagliere” nell’omonima via, una quota societaria di un distributore di viale dell’Olimpo e conti correnti bancari.
Vernengo, già sottoposto alla sorveglianza speciale nel 2014, era stato assolto dal reato di intestazione fittizia di beni aggravata dal metodo mafioso, ma ciò non aveva evitato il sequestro del patrimonio, in quanto considerato un soggetto socialmente pericoloso. E’ stato infatti ritenuto della sezione Misure di prevenzione del tribunale “a disposizione delle famiglie mafiose della Noce e di Cruillas”, e sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per due anni.
Dalle indagini è emerso infatti che Vernengo avrebbe “esercitato la sua attività economica con l’appoggio del sodalizio mafioso” intestando alcuni beni ai figli per sottrarli al sequestro. Gli accertamenti patrimoniali, nel frattempo quindi andati avanti, avevano già fatto venire a galla una notevole sproporzione economica tra i redditi dichiarati e gli investimenti patrimoniali realmente effettuati, confermando la provenienza illecita dei beni.
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18 Novembre 2019, 13:54