Alloro il dissidente: |“Legge che ci porta indietro”

di

20 Marzo 2013, 12:23

2 min di lettura

PALERMO – E’ stato l’unico deputato della maggioranza a schierarsi contro il maxi-emendamento di riscrittura presentato dai capigruppo che di fatto sancisce il via libera al nuovo disegno di legge sulle Province. Mario Alloro spiega così la sua posizione “Questa legge è un passo indietro. Avevamo concordato prima qualcosa di diverso, nella stesura originaria non c’era riferimento alla modalità di elezione dei nuovi Consorzi di Comuni. Per quale motivo ipotecare l’elezione di secondo livello in un disegno di legge che rinvia ad una nuova norma da approvare?”. Non va proprio giù ad Alloro la decisione presa dai partiti della maggioranza: “C’è un’ambiguità di fondo: da un lato si vogliono dare nuove competenze ai consorzi, dall’altro invece si svuotano del principio democratico”. Il politico ennese è consigliere provinciale ad Enna, e tiene particolarmente all’elezione di primo grado come “principio democratico”. Ma non demorde. “Non è detto che il nuovo disegno di legge da approvare entro il 31 dicembre includa l’elezione di secondo grado – precisa -. Il mio emendamento ha preso 37 voti, è stato il più votato fra quelli bocciati. Non è passato per poco, significa che c’è una questione aperta”. Alloro d’altro lato non chiude a Crocetta: “Ieri mi ha chiamato, dicendomi che il riferimento all’elezione di secondo grado non era stato messo per poterlo discutere in un secondo momento. Ho molto apprezzato il suo atteggiamento in Aula”. Il governo dunque non chiude al dialogo con chi ha posizioni diverse in merito alla riforma delle Province. Il tema della riforma degli enti intermedi sarà ancora all’ordine nel giorno nei prossimi mesi.

Articoli Correlati

Ma chi è Mario Alloro? Quasi automatico pensare a Mirello Crisafulli quando si fa riferimento al Partito democratico di Enna. Ed in effetto il deputato regionale Mario Alloro è particolarmente vicino al ras democratico ennese, la cui candidatura alla Camera è stata bloccata dalla commissione di garanzia del Pd. Cinquantatré anni a settembre, è sposato ed ha due figli. Alloro è un avvocato che ha lavorato all’Istituto regionale per lo sviluppo e la promozione industriale prima nell’ufficio legale e poi come dirigente generale. A differenza di Crisafulli proviene dal Psi, dove si impegna nell’organizzazione giovanile prima e nel partito poi. Fra le fila del Psi è eletto consigliere comunale, ad appena 24 anni. Sempre in quota Psi è nominato prima assessore e poi vice-sindaco. Si candida per la prima volta nel Partito democratico nel 2008, quando diviene il più votato alle elezioni provinciali, ricoprendo quindi l’incarico di capogruppo del Pd. Protagonista di una netta opposizione al governo Lombardo, approda per la prima volta all’Assemblea regionale siciliana dopo le elezioni dello scorso ottobre. Un uomo del dialogo con le opposizioni? “Ho ricevuto diverse telefonate di solidarietà ieri. Nomi? Preferisco non farne”.

Pubblicato il

20 Marzo 2013, 12:23

Condividi sui social