Alloro: “Musumeci faccia luce | sulla discarica nel Dittaino”

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07 Agosto 2013, 19:17

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PALERMO – Durante la conferenza stampa di ieri, al fianco del presidente della Regione, Rosario Crocetta, Alfonso Cicero lo aveva tirato in ballo, dicendo: “Ho querelato Alloro, non solo per avermi diffamato. Ho presentato innumerevoli querele. Tanti amici da quelle parti non ne ho. Quei tre territori, Enna, Caltanissetta e Agrigento, erano coperti da Palermo, da ambienti politici e non solo”.

Un’accusa alla quale il deputato regionale del Pd, Mario Alloro, risponde oggi, commentando con una nota la decisione del presidente della commissione Antimafia, Nello Musumeci, di effettuare una serie di audizioni in merito alla gestione delle Asi in Sicilia: “È assolutamente opportuno che la commissione Antimafia proceda ad un approfondimento su dichiarazioni e proclami che in questi giorni hanno riempito le testate giornalistiche. Sarà l’occasione anche per approfondire la vicenda relativa al tentativo, ad opera di un noto imprenditore agrigentino, di realizzare nella zona industriale di Dittaino la più grande discarica privata della Sicilia. In quell’occasione le forze politiche, sindacali, imprenditoriali e produttive fecero scudo e l’operazione venne bloccata. Per questa vicenda ‘saltò la mia testa’ come direttore dell’Asi, venne rimosso il commissario nominato da Venturi perché aveva pubblicamente preso le distanze da questa iniziativa e venne defenestrato Nino Grippaldi, allora presidente di Confindustria della provincia di Enna, struttura che addirittura venne eliminata. Anche questo un episodio inquietante sul quale è opportuno fare luce”.

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E sulla decisione di Musumeci, interviene anche Piero Alongi (Pdl): “Ho espresso al commissario Cicero la mia solidarietà. Ho chiesto, anche, al presidente Musumeci di convocare i commissari del Comune di Polizzi Generosa per relazionare sulla vicenda del Feudo di Verbum Caudo, appartenuto a Michele Greco e confiscato dallo Stato, e conoscere l’azione amministrativa portata avanti per la gestione, soprattutto, per quel che riguarda la refluenza in termini occupazionali del bene confiscato”.

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07 Agosto 2013, 19:17

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