22 Novembre 2013, 19:12
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MESSINA – Sono passati due anni dalla tremenda alluvione che il 22 novembre 2011 colpì la zona tirrenica del messinese in particolare i centri di Saponara, Rometta e Barcellona Pozzo di Gotto provocando la morte di tre persone. In una nota il presidente del Comitato ‘Per la Ricostruzione di Saponara’ Nadia Luciano sottolinea “che gli alluvionati di Saponara sono stati abbandonati e lo Stato ha aiutato altri paesi colpiti da nubifragi dimenticandosi della zona tirrenica del messinese che ancora non è stata messa in sicurezza e non sono nemmeno iniziati i lavori”.
“E’ stato disposto – spiega Luciano – l’aumento delle imposte di bollo o marche: quella di 1,81 euro è passata a due euro, quella di 14,62 euro è passata a 16 euro. Con questi aumenti sono stati stanziati in totale 1,2 miliardi di euro, di cui 98,6 milioni nel 2013 e 197,2 milioni dal 2014 al 2019 per rifinanziare la ricostruzione privata nei Comuni interessati dal sisma in Abruzzo; 15 milioni per il terremoto in Molise con il meccanismo della deroga al Patto di stabilità interno; 30 milioni di finanziamento diretto in tre anni (2013-2015) per la riqualificazione dei territori interessati dal cantiere Tav; 10 milioni ulteriori per l’area industriale di Piombino oltre ai 40 milioni già previsti, altre misure sui terremoti dell’Emilia. Solo per gli alluvionati di Messina non si sono trovati fondi è una vergogna anche noi siamo italiani”.
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22 Novembre 2013, 19:12