13 Novembre 2024, 19:46
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CATANIA – “La cosa più importante è stata che in una situazione di grave pericolo non ci siano stati né feriti, né dispersi. Stamattina eravamo più preoccupati”.
Tira un sospiro di sollievo, Maria Carmela Librizzi, prefetto di Catania, che dalle prime ore della mattinata sta seguendo gli sviluppi dell’emergenza sul versante ionico della provincia etnea a causa delle precipitazioni che si sono abbattute con forza su Acireale, Giarre e Riposto.
Molte le situazioni difficili, in particolare sulla frazione di Torre Archirafi, rimasta sommersa a causa dell’esondazione dei torrenti Babbo e Archi.
“La situazione più critica è proprio lì, dove sta ancora piovendo”, ha evidenziato il prefetto che ha convocato la stampa per fare il punto sulla macchina degli interventi che da stamattina sta operando sul territorio. Attualmente “c’è una presenza massiccia dei Vigili del fuoco e della Protezione civile”.
Prima di incontrare i giornalisti, c’è stata una call con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, alla quale hanno partecipato anche il direttore regionale dei vigili del fuoco, Agatino Carrolo, e il comandante provinciale, Felice Iracà, nonché i vertici locali delle forze dell’ordine.
Tra le rassicurazioni è arrivata la notizia che le condizioni atmosferiche andranno a migliorare. “Ciò – ha detto il prefetto – ci consentirà di valutare la situazione domani. Ci siamo dati appuntamento per le 9.30 con la sala della protezione civile nazionale”.
In 12 ore sono caduti 500 millimetri d’acqua. “Si è trattato di un evento andato ben oltre l’eccezionale” ha spiegato Carrolo. “Sono stati richiamati in servizio oltre 150 uomini, per oltre un centinaio di interventi già effettuati. Continueremo a stare accanto alla popolazione, l’intervento dello Stato è garantito” ha aggiunto.
Le idrovore sono in azione e continueranno a esserlo per tutta la notte. Saranno 155 i pompieri sul campo, per liberare le cantine allagate e ripristinare la viabilità. “Stiamo lavorando in maniera incessante, senza soluzione di continuità” ha aggiunto Iracà. “Abbiamo ancora una sessantina di interventi da portare a compimento”.
Il ministro con delega alla Protezione civile, Nello Musumeci, ha fatto sapere di “essere costantemente in contatto con la prefettura di Catania”.
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13 Novembre 2024, 19:46
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