Almaviva, incentivi all’esodo | Mille euro per chi si dimette

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08 Giugno 2016, 12:33

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PALERMO – Appena 1.000 euro di incentivo per andar via. Ecco che, dopo l’accordo siglato a Roma lo scorso 31 maggio che prevede il ricorso alla solidarietà difensiva, i lavoratori di Almaviva si sono visti recapitare una lettera che ha rimescolato, apparentemente le carte. Perché la multinazionale dei call center, che a marzo ha avviato le procedure di mobilità denunciando una grave crisi, ha proposto ai lavoratori delle sedi a rischio esubero, cioè Palermo, Roma e Napoli, l’uscita volontaria di scena. L’Almaviva Contact, infatti, sta valutando la possibilità di agevolare eventuali licenziamenti volontari per la riduzione del personale.

Una mossa che sorprende i lavoratori che, adesso, hanno tempo fino al 15 giugno per aderire. In cambio, riceveranno una buonuscita di 1.000 euro lordi, comprensivi di 250 euro a titolo di transazione novativa, che estinguerebbe di fatto il precedente rapporto di lavoro. L’importo, pari a poco più di uno stipendio attuale di un operatore del call center, verrà erogato insieme alle spettanze di fine rapporto. Un incentivo ad andare, dunque, nonostante l’accordo allontanasse lo spauracchio del licenziamento e prevedesse il ricorso a 18 mesi di ammortizzatori ancora.

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Grazie all’accordo siglato al Mise infatti erano state scongiurate, almeno per il momento, le procedure di licenziamento. L’Almaviva Contact, in quell’occasione, era stata d’accordo nel revocare la mobilità, conservando a 2.988 teste il posto di lavoro, a condizione che il Governo si impegnasse a una riforma del settore, aprendo la strada nel frattempo a nuovi periodi di solidarietà e cassa integrazione. Dopo i 18 mesi di ammortizzatori, la partita si sarebbe riaperta, probabilmente con nuovi scenari messi in piedi da eventuali e possibili riforme governative.

Adesso si propone l’ipotesi di un’uscita di scena volontaria. L’azienda di Tripi al momento sta raccogliendo le adesioni del personale interessato all’opportunità. Ne restano fuori, però, i dipendenti di Milano, Rende e Catania, a cui non sono state recapitate le lettere. La conclusione della procedura, così, a cui seguirà il licenziamento stavolta volontario, è prevista entro il 30 giugno. Il lavoratori che aderiranno, tra Palermo, Roma e Napoli, dopo il periodo di preavviso lavorato, potranno accedere al trattamento “Naspi”, l’indennità di disoccupazione che per Almaviva non supera il totale di un mese di stipendio.

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08 Giugno 2016, 12:33

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