24 Febbraio 2014, 21:25
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PALERMO – Vertice a Confindustria per la vertenza Almaviva. Questa mattina l’azienda ha incontrato in via XX settembre l’assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri per mettere a punto una strategia che consenta alla società che ha sedi in varie parti del mondo di non chiudere definitivamente quella di Palermo che conta 4.500 dipendenti.
Dopo il vertice in Prefettura di due settimane fa, l’azienda ha detto a chiare lettere che quella della sede non è più il principale dei problemi: scartata via Ugo La Malfa, Almaviva sta ragionando su tre o quattro alternative per le quali si dovrà comunque ricorrere a un mutuo, magari agevolato con l’Irfis. L’amministratore delegato Andrea Antonelli ha comunque concordato con la Regione l’invio di una missiva al ministero per lo Sviluppo economico, per la creazione di un tavolo tecnico sulle delocalizzazioni, e il cda si è riunito per mettere in moto l’iter per approvare lo spostamento della sede legale a Palermo.
“Verranno pianificati altri incontri tecnici nei prossimi giorni – dice Antonelli a Livesicilia – per le sedi stiamo valutando varie proposte, mentre per la sede legale si tratta di tempi tecnici quantificabili in qualche settimana”.
“Il problema della sede va affrontato a livello locale il prima possibile, servono certezze – dice Giovanni Gorgone, coordinatore regionale Ugl Telecomunicazioni – ma allo stesso tempo serve istituire un tavolo nazionale perché si blocchi il fenomeno della delocalizzazione attivando le leggi vigenti come l’articolo 24 bis, che prevede che l’utente che chiama un call center abbia la possibilità di scegliere l’operatore con cui parlare e che l’azienda che delocalizza lo dica almeno 120 giorni prima. Altrimenti le soluzioni saranno solo temporanee ma non definitive, dobbiamo far tornare il lavoro sul territorio”.
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24 Febbraio 2014, 21:25