03 Novembre 2016, 18:59
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PALERMO – L’8 novembre si avvicina e così i trasferimenti degli operatori di Almaviva Contact da Palermo a Rende. I primi 154 lavoratori sui 398 interessati hanno ricevuto le lettere di trasferimento in Calabria. A nulla sono valsi gli inviti dell’Amministrazione comunale di Palermo, l’azienda ha ribadito di non poter procedere altrimenti. E la tensione nei corridoi di via Marcellini e via Cordova è di nuovo alta per via del faccia a faccia tra sindacati, che hanno lanciato un nuovo tweet bombing vero il Mise per ottenere una nuova convocazione, e azienda.
“Non c’è più tempo per le parole. I lavoratori di Almaviva sono ormai con la pistola puntata alla tempia, mancano pochissimi giorni e saranno trasferiti. Questi lavoratori a basso reddito saranno sradicati dalle loro famiglie e portati in Calabria con un’azione unilaterale e insensata. L’Slc – dichiara il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso – lancia il suo allarme alle istituzioni e all’azienda. Non ha senso continuare così. Chiediamo una convocazione urgente al governo. È ora di attuare gli impegni presi sia ai tavoli al Mise che nei tavoli comunali e regionali. I lavoratori Almaviva Palermo sono disperati perché non sanno come affrontare questo trasferimento disastroso per le loro vite”. Prima che scattino i trasferimenti previsti per l’8 novembre, che interesseranno circa 150 lavoratori, l’Slc Cgil ha organizzato un’assemblea venerdì 4 alle 11 a palazzo delle Aquile, in sala consiliare, per coinvolgere la città. E in programma c’è una fiaccolata di tutti gli operatori del call center.
Ma l’azienda non ci sta ad avere ancora il dito dei sindacati puntato contro. “Ancora una volta le organizzazioni sindacali deformano la verità accreditando oggi presunti impegni in relazione alla tempistica dei trasferimenti di personale dalla sede di Palermo. La realtà dei fatti, ampiamente nota, è un’altra. Almaviva Contact con i trasferimenti ha dovuto individuare la sola soluzione possibile a salvaguardia della continuità occupazionale. Su invito del Governo aveva sospeso la decisione in attesa della conclusione della trattativa tra sindacati e azienda subentrante che avrebbe dovuto consentire il riassorbimento del personale su Palermo. Trattativa che ha registrato un evidente fallimento”.
Aggiornamento.
“#Almaviva I lavoratori sono al primo posto. Bloccati i trasferimenti dalla Sicilia alla Calabria. Martedì convocato incontro al ministero dello Sviluppo”. Lo scrive il viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova su twitter riferendosi al nodo dei trasferimenti da Palermo a Rende dei lavoratori di Almaviva Contact, al via dall’8 novembre.
Di ufficiale per ora c’è lo stop ai trasferimenti dei lavoratori di Almaviva Contact da Palermo a Rende, almeno fino a martedì, quando al ministero dello Sviluppo economico si tornerà a trattare per mettere nero su bianco un’ipotesi di accordo, discussa in queste ore negli uffici di via Molise con le parti sociali, sul nodo dei trasferimenti da Palermo a Rende. Stando a quanto trapela da fonti sindacali, al termine dell’incontro odierno al Mise sulla crisi del colosso dei call center, sarebbe stata discussa un’intesa di massima, per l’assunzione su base volontaria di 295 operatori 398 di Almaviva Contact, impiegati nella commessa Enel in scadenza a dicembre, da parte di Exprivia, la società che si è aggiudicata la commessa Enel. Gli altri 98 dovrebbero rimanere in Alamviva Contact. L’accordo prevederebbe che i lavoratori dovrebbero essere assunti da Exprivia ex novo, inquadrati al terzo livello del contratto collettivo , ma con le tutele dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (in sede di contrattazione individuale). Un punto fondamentale per i sindacati e sul quale nei giorni scorsi le trattative al Mise si erano arenate perché per i sindacati “era inammissibile che i lavoratori dovessero rinunciare a un diritto quesito (la tutela prevista dall’articolo 18 della legge 300 del 1970, ndr)”. Per compensare l’azzeramento degli scatti di anzianità, Exprivia sarebbe pronta a ripartire una quota economica (240 mila euro) tra i lavoratori da assumere.
LA NOTA DEL COMUNE
Il Sindaco Leoluca Orlando e l’Assessora alle Attività Produttive Giovanna Marano commentano così: “L’accoglimento della richiesta -fortemente voluta dall’intera città – del ritiro dei trasferimenti di lavoratori Almaviva da Palermo a Rende restituisce a tutti le ragioni e gli obiettivi dell’accordo di maggio. Auspichiamo adesso la definizione di un accordo nei prossimi giorni, in cui a Palermo si potrebbe sperimentare l’applicazione della “clausola sociale” a tutela dei livelli occupazionali e nella prospettiva di un rilancio e riqualificazione del settore dei call center, decisivo per lo sviluppo locale”.
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03 Novembre 2016, 18:59