Altra sconfitta per il Messina | Al “San Filippo” passa il Melfi

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11 Marzo 2015, 17:56

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MESSINA – La crisi adesso comincia a farsi preoccupante. Cinque sconfitte consecutive diventano un problema per la classifica del Messina e soprattutto per la piazza: i tifosi hanno contestato aspramente la squadra e l’allenatore. Al San Filippo passa anche il Melfi, diretta concorrente nella lotta per non retrocedere. I lucani adesso scavano un solco nei confronti del Messina che sta attraversando il momento più nero della stagione. Forse questa sera potrebbero arrivare delle novità importanti dalla società, ormai pressata dalla tifoseria che pretende l’esonero dell’allenatore. Fosse solo questo il problema, probabilmente l’Acr avrebbe trovato la soluzione giusta. Ma ciò che preoccupa è lo stato psicologico della squadra che non ha la forza di mantenere il vantaggio. Se a questo aggiungi il nervosismo che si tramuta in espulsioni sistematiche (oggi il Messina ha chiuso in 9), allora i tifosi hanno mille motivi per ritenere che la situazione comincia a farsi davvero preoccupante.

E dire che le cose s’erano messe subito bene per i giallorossi, passati in vantaggio alla prima vera occasione. La cronaca del primo tempo, del resto, è ricca di spunti. Mister Grassadonia deve fare a meno di qualche pedina importante, ma in compenso recupera il bomber Corona dopo il turno di squalifica. Il primo brivido per la tifoseria di casa lo confezionano comunque gli ospiti al 4’ con un tiro rocambolesco del portiere Perina. La palla calciata dal limite della sua area di rigore, accarezza il palo dell’incerto Berardi che l’aveva fatta scorrere per via di una collettiva dormita della difesa. Il pericolo scuote la squadra di casa e dopo appena 2’ arriva il vantaggio. Bortoli crea il varco per la conclusione da 30 metri, ma la sua conclusione trova la respinta di un difensore, la palla arriva fra i piedi di Ciciretti, schierato nuovamente a ridosso delle punte, che scaglia il suo sinistro dal limite. Il tiro è imprendibile per Perina. Il vantaggio crea forse troppe illusioni, tant’è che la squadra di Grassadonia commette l’errore di non chiudere il primo tempo col doppio vantaggio. Il Melfi dal canto suo ha dimostrato di non voler recitare il ruolo dell’agnello sacrificale. E guarda caso, i pericoli provengono proprio dai piedi del centrocampista Agnello. Al 10’ e al 17’ i gialloverdi ci provano su punizione, ma entrambe le conclusioni di Agnello vengono neutralizzate da Berardi. Al 24’ l’ex Caturano va vicinissimo al gol, ma il sinistro scagliato appena fuori l’area di rigore si spegne alto sulla traversa. Il Messina vive dei sussulti di Ciciretti e dei movimenti di De Paula; in mezzo al campo è buoi pesto, con Izzillo e Damonte apparsi sottotono. Al 38’ De Paula impegna severamente il portiere ospite con una conclusione da posizione agevole. Il primo tempo si chiude con il vantaggio dei padroni di casa. Ma il peggio per il Messina deve ancora arrivare.

Nella ripresa in campo scende, di fatto, una sola squadra: il Melfi. Al 2’ Agnello cerca la porta su punizione; il suo destro fa la barba al palo. E’ il preludio, come di dice in questi casi, al gol, che arriva puntualmente qualche minuto più tardi. Al 6’ Fella approfitta della classica dormita del reparto difensivo (il peggiore del campionato), e infila Berardi appena dentro l’area con un destro a giro. Il pareggio della squadra di Bitetto evidenzia ancor di più i limiti del Messina. Tant’è che la reazione è affidata al solito Corona, sfortunatissimo al 14’: chiude troppo il diagonale da posizione defilata. Il suo tiro si spegne a lato. Al 21’ gli ospiti passano meritatamente in vantaggio grazie al calcio di rigore trasformato da Caturano; il fallo veniale è stato commesso da Bortoli. A questo punto i giallorossi perdono la testa, tant’è che vengono cacciati, fra la contestazione violenta dei tifosi di casa, rispettivamente Cane, entrato da poco per un fallaccio commesso in mezzo al campo, e Stefani per avere detto qualche parola di troppo al direttore di gara. La partita, dopo 4’ di recupero, si chiude con il successo degli ospiti, che è pars più che meritato. Per il Messina adesso è notte fonda.

ACR Messina – AS Melfi 1-2


Marcatori: 6’ pt Ciciretti, 6’ st Fella, 21’ st Caturano.

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ACR Messina: Berardi, Cane, Silvestri (19’ st Donnarumma), Damonte, Altobello, Stefani, De Paula (35’ st Rullo), Izzillo (9’ st Spiridonovic), Corona, Ciciretti, Bortoli. In panchina: Scardino, Sciotto, Bonanno, Sciliberto. Allenatore: Gianluca Grassadonia.

AS Melfi: Perina, Annoni, Pinna, Dermaku, Di Filippo, Spezzani, Gallo (19’ Giacomarro), Agnello, Caturano (34’ st Falomi), Tortori (44’ st Tundo), Fella. In panchina: Gagliardini, Luparini, Cicerelli, Nappello. Allenatore: Leonardo Bitetto.

Arbitro: Marco Piccinini di Forlì.

Note: spettatori 1.500 circa. Espulsi al 45′ st Stefani ed al 33’ st Cane per doppia ammonizione. Allontanato dalla panchina al 40’ st il direttore sportivo del Messina Fabrizio Ferrigno per proteste. Corner: 4-6. Recupero: 1’ pt e 4’ st.

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11 Marzo 2015, 17:56

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