28 Aprile 2016, 07:44
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CATANIA. Di seguito la nota della DIA:
“Gli uomini della D.I.A. di Messina, a conclusione di ulteriori approfondimenti investigativi, hanno sequestrato un compendio aziendale, per un valore stimato di oltre 500 mila euro, all’imprenditore – Sorvegliato Speciale con obbligo di soggiorno – BUCCERI Concetto, di Letojanni (ME), ritenuto, nell’ambito di diverse inchieste giudiziarie, anello di congiunzione tra le organizzazioni criminali operanti nel territorio a cavallo tra le province di Messina e Catania. Il sequestro è stato disposto con provvedimento emesso dal Tribunale Misure di Prevenzione di Messina, a seguito di specifica attività economico finanziaria posta in essere dalla Sezione Operativa D.I.A. di Messina.
BUCCERI è sospettato di contiguità con esponenti delle note famiglie mafiose “SANTAPAOLA” di Catania (per il tramite di esponenti di vertice del clan “Picanello” attivo nel versante jonico della provincia etnea ed alla stessa alleato) nonché a quella “BARCELLONESE”, come confermato dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia BISOGNANO Carmelo e CASTRO Alfio Giuseppe. E’ stato coinvolto in vicende giudiziarie per reati specifici di “mafia” che sono sfociate nei procedimenti penali denominati: “Free Bank”, “Vivaio” e “Gotha”. In particolar modo, nell’ambito dell’ultimo procedimento penale, incardinato presso la Procura Distrettuale della Repubblica di Messina, questa Sezione Operativa, unitamente al ROS dei Carabinieri, in data 24.06.2011, ha eseguito 24 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, tra le quali il BUCCERI Concetto. Nell’ambito di tale operazione sono stati sottoposti, complessivamente, a sequestro preventivo beni stimati per circa 150 milioni di euro. Con l’operazione denominata GOTHA, sono stati valorizzati elementi info-investigativi che hanno permesso di suffragare l’esistenza di legami tra “Cosa Nostra” catanese ed organizzazioni mafiose imperanti nella provincia di Messina, in particolare, nella zona del barcellonese. In ordine a tale procedimento la Corte di Cassazione di Roma, recentemente, modificando la sentenza della Corte d’Appello di Messina, ha annullato la condanna a sei anni inflitta al BUCCERI per concorso in associazione mafiosa. Rimane a suo carico altro procedimento penale, pendente presso il distretto giudiziario di Catania, per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’attività investigativa trae origine da precedenti sequestri – già disposti dal Tribunale di Messina previa proposta del Direttore della D.I.A., Nunzio Antonio FERLA – eseguiti rispettivamente il 07.07.2015 e l’8.10.2015 dalla D.I.A., relativamente a beni, allo stesso riferibili, ammontanti in totale a circa 4.300.000,00 di euro. Nel particolare, gli accertamenti espletati, supportati dall’esame della documentazione contabile allegata alle memorie difensive prodotte dalla parte, hanno rafforzato l’ipotesi investigativa che individua l’imprenditore RUGGERI Salvatore, titolare dell’omonima ditta individuale denominata SUD SERVICE, quale fidato prestanome del BUCCERI. Le indagini ispettive condotte dalla Sezione D.I.A. di Messina – supportate da un approfondito esame dei flussi finanziari – hanno palesato che il RUGGERI, attraverso la propria impresa individuale, riusciva a finanziare, anche con emissione di documenti predisposti ad hoc, altra società riferibile al proposto. L’espediente adottato dal BUCCERI, per non apparire nelle realtà imprenditoriali, è stato intercettato anche dalla locale Prefettura, che a seguito di opportuni accertamenti eseguiti dagli specialisti della D.I.A., si è espressa per il diniego d’iscrizione nella “White List”, relativamente ad altra realtà imprenditoriale già sottoposta precedentemente a sequestro la SUD SERVICE S.r.l.. Il sequestro ha interessato l’impresa individuale SUD SERVICE di RUGGERI Salvatore, comprensiva del patrimonio aziendale e dei rapporti finanziari in essere, quale strumento utilizzato dal Sorvegliato Speciale BUCCERI Concetto”.
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28 Aprile 2016, 07:44