12 Novembre 2015, 19:55
4 min di lettura
PALERMO – Sala delle Lapidi modifica lo statuto di Amap e consente, in pratica, l’ingresso degli altri comuni della provincia nell’ambito dell’operazione Aps. Il consiglio comunale ha approvato la delibera proposta dalla giunta che costituisce un passaggio decisivo per garantire il servizio idrico integrato nei comuni del Palermitano che si sono rivolti a via Volturno: fallita Acque potabili siciliane, una trentina di enti locali hanno deciso di affidarsi ad Amap.
A fine novembre scadrà il contratto e per quella data bisognerà compiere i vari passaggi burocratici, anche se tutto era subordinato proprio alla modifica dello statuto. Adesso i comuni potranno acquisire quote minoritarie dell’azienda (fino a un massimo del 49%), in attesa comunque di capire quale sarà il destino del servizio idrico in provincia alla luce della recente riforma dell’Ars e dell’impugnativa di Roma. L’affidamento del servizio per Amap sarà trentennale.
“Un grande passo avanti nel percorso che abbiamo da tempo avviato che vuole fare di Amap l’azienda di riferimento per il servizio idrico integrato per l’area metropolitana di Palermo – dice l’assessore Luciano Abbonato – Amap sta lavorando bene e questa delibera è stata sollecitata da tutti i comuni in cui l’azienda opera, a conferma della bontà del progetto che speriamo si possa definire e concludere con l’affidamento definitivo del servizio. Questa è la premessa per garantire anche i lavoratori ex Aps, ma resta ferma la posizione del Comune di commisurare l’impegno di Amap nei confronti dei dipendenti al bacino di utenza che effettivamente risulterà a esito dell’affidamento definitivo del servizio”.
“L’assenza di Tantillo è frutto di un equivoco e ne siamo dispiaciuti. La sua presenza ed esperienza avrebbero apportato possibili miglioramenti alla delibera, speriamo di potere rimediare”, commentano il forzista Giuseppe Milazzo e il capogruppo del Misto Mimmo Russo.
“Abbiamo votato favorevolmente la delibera che modifica l’articolo 1 dello Statuto Amap, al fine di consentire alla nostra azienda comunale la possibilità di adeguarsi alla legge regionale sul servizio idrico integrato – dichiara il capogruppo Pd Rosario Filoramo – riteniamo la nostra azienda col suo know how e il suo personale una grande risorsa per la nostra città, l’acqua nelle case tutti i giorni è una recente acquisizione per la nostra città di cui Amap è stata grande protagonista. Una potenzialità che già stiamo sperimentando anche sulla dimensione sovra comunale a seguito del fallimento di Aps. Importante e decisiva la scelta di consentire l’estensione del periodo di affidamento del servizio ad Amap sino al 2045”.
“E’ stata votata una delibera che questa mattina il presidente aveva assicurato non si potesse fare – dice il capogruppo Fi Giulio Tantillo – non volevamo questa delibera perché preoccupati per il futuro di Amap e dei dipendenti. Questa deliberà porterà l’azienda al crac e la responsabilità sarà solo di chi ha votato e proposto l’atto, un blitz in piena regola pur sapendo che la delibera era irricevibile. Hanno approfittato della mia assenza, in quanto impegnato all’ufficio di presidenza Anci, per un blitz inaudito e scorretto che avrà conseguenze politiche nel prosieguo dei rapporti con i partiti che hanno votato. Ho già annunciato al presidente del consiglio, che non ha garantito l’autonomia dell’Aula perché nessuna conferenza dei capigruppo aveva stabilito che si dovesse trattare la delibera, che non parteciperò ad altre conferenze. Io e il mio partito ci riteniamo liberi di portare avanti la nostra azione politica. I partiti che notoriamente dovrebbero essere all’opposizione questa volta hanno fatto da stampella a questa amministrazione”.
“Abbiamo sollecitato più volte questo importante passo avanti verso la gestione del servizio nell’ambito ottimale di Palermo e Provincia, a garanzia del servizio reso ai cittadini e salvaguardia dell’occupazione – dice Raffaele Loddo della Cisal – bisogna proseguire sul percorso tracciato dall’accordo sottoscritto tra Amministrazioni Comunali, Organizzazioni Sindacali e Azienda affinchè si completino le procedure per affidamento definitivo in capo ad Amap del servizio, salvaguardando tutti i lavoratori e sbloccando le ingenti risorse economiche disponibili per il miglioramento delle reti, del sistemi fognari e della depurazione. Esprimiamo soddisfazione e cauto ottimismo e ci impegneremo perché tutti i comuni valutino la possibilità di aderire alla compagine di Amap”.
“Il consiglio comunale di Palermo, con la modifica dell’articolo 1 dello statuto di Amap, ha di fatto dato il via libera alla gestione dell’acqua pubblica nel territorio dell’area metropolitana. Se la Regione a fine mese deciderà di affidare all’Amap la gestione dell’acqua in provincia, questa avrà le carte in regola per farlo. La scelta di aprire ai comuni la compagine societaria è importante, nell’intento di una gestione collegiale che faccia l’interesse dei cittadini. Eventuali costi aggiuntivi non potranno ricadere però sui cittadini palermitani. Se la Regione procederà all’assegnazione definitiva, si potrà attivare un programma di gestione e di investimenti dando tranquillità ai lavoratori Amap, ai lavoratori ex Aps e naturalmente servizi più efficienti ai cittadini”. Lo dice il consigliere comunale Idv di Palermo Paolo Caracausi.
Pubblicato il
12 Novembre 2015, 19:55