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Amat, contratto di servizio da rifare: Ztl, tram e 4.500 nuove zone blu

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30 Ottobre 2024, 06:30

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PALERMO – L’obiettivo è rilanciare l’Amat, garantendo conti e livelli occupazionali, ma soprattutto mettere definitivamente la parola “fine” sul contenzioso milionario che per anni ha visto duellare la società e il comune di Palermo. Sono in corso le trattative sul piano industriale della partecipata che si occupa di autobus e tram, col documento al centro degli incontri fra le parti.

La bozza è all’attenzione di Palazzo delle Aquile che adesso dovrà fare pervenire osservazioni e richieste di correzione, prima di arrivare al testo definitivo che verrà approvato in giunta. Un passaggio propedeutico al nuovo contratto di servizio che, invece, andrà discusso in consiglio comunale entro la fine dell’anno.

I conti tornano a sorridere

Dopo anni di bilanci in rosso, i conti di via Roccazzo sono finalmente tornati a sorridere: il 2023 si è chiuso in utile, la prima semestrale del 2024 pure e gli ultimi mesi dell’anno potrebbero riservare qualche altra sorpresa, sempre positiva. L’azienda presieduta da Giuseppe Mistretta è riuscita a incrementare i ricavi e a tagliare i costi ma soprattutto sta provando a mettere ordine, tagliando i rami secchi così come previsto anche dal piano di riequilibrio del Comune.

Lagalla apre ai privati

Il piano industriale è ancora una bozza ma alcuni punti sembrano ormai fissati: i servizi in perdita come la rimozione coatta, il car e il bike sharing andranno ceduti e con molta probabilità finiranno sul mercato. Una scelta praticamente obbligata e nemmeno nuova, visto quanto già successo con Amg.

“Entro il 31 dicembre vanno rinnovati tutti i contratti di servizio delle nostre società partecipate – ha detto il sindaco Roberto Lagalla -. Prima, però, stiamo lavorando sui piani industriali. Non escludiamo, a vari livelli, la compartecipazione, prevedendola nei contratto di servizio, come già avvenuto con Amg, di soggetti privati per potere migliorare la qualità e il rendimento ma anche la possibilità di investimento, lasciando ferma la linea che riguarda il mantenimento dei livelli occupazionali e la compartecipazione pubblica in questa attività”.

Nuove zone blu

La novità è che Amat vorrebbe rilanciare un altro servizio che finora non ha brillato per incassi, ossia la gestione della sosta tariffata. Assodato che sulle strisce blu non vanno pagate né Tari, né Tosap, il settore è tornato a fare gola visto che potenzialmente potrebbe consentire di incassare molto più di quanto costi.

Amat al momento ha 7.500 stalli ma l’obiettivo sarebbe farsene affidare altri 4.500, arrivando a 12 mila, abolendo la fascia gratuita che va dalle 14 alle 16 e puntando sulle zone più a vocazione commerciale come, per esempio, viale Strasburgo.

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Il Comune non sarebbe contrario ma il punto è capire come mantenere un servizio che richiede personale, soluzioni tecnologiche e investimenti: una strada è il mantenimento del servizio in azienda mentre l’alternativa è rappresentata dall’esternalizzazione, che significherebbe però anche la cessione del personale.

Un capitolo a parte meritano i parcheggi che il Comune realizzerà come completamento delle nuove linee del tram. Palazzo delle Aquile vorrebbe affidarne alcuni ad Amat come quelli di piazzale Ungheria, via De Gasperi, viale Francia, via Basile o nei pressi della stazione Notarbartolo ma la discussione è ancora in corso.

Ztl, ricavi al palo

Uno dei nodi più intricati resta la gestione della Ztl, specie dopo che l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la vendita dei pass è soggetta a iva. Nell’idea iniziale i proventi avrebbero dovuto coprire i costi del tram ma le cose sono andate molto diversamente.

Da qui a fine anno non dovrebbero esserci novità sull’iva, con la tassa che continuerà a essere a carico dell’azienda, ma una soluzione potrebbe essere l’affidamento ad Amat del servizio in cambio di un corrispettivo fisso, cedendo l’eccedenza al Comune.

Amat continuerà a sobbarcarsi anche i costi del tram, i cui ricavi sono ancora bassi a causa del fatto che le linee già attive toccano più le periferie che le zone centrali della città; le linee di prossima realizzazione, però, finiranno solo nel prossimo piano industriale.

Alaimo: “No ai servizi in perdita”

“Stiamo ancora discutendo i contenuti del piano industriale – dice l’assessore con delega alle Partecipate, Brigida Alaimo – ma non ci sono preclusioni sui vari punti, inclusi gli stalli a pagamento. Lavoreremo per individuare soluzioni nell’interesse di tutti e utili alla città, partendo dall’eliminazione dei servizi in perdita”.

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30 Ottobre 2024, 06:30

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