03 Gennaio 2025, 13:54
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PALERMO – I lavoratori dell’Amat di Palermo, la società del trasporto pubblico urbano, replicano con una nota unitaria al presidente Giuseppe Mistretta, ritenendosi “stanchi di essere rappresentati da chi continua ad accusare il personale per coprire la sua fallimentare guida politica”. E gli chiedono di fare un “mea culpa” su un servizio insufficiente tutto l’anno e a considerare l’eventualità delle dimissioni”.
Nella lettera, Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal, Ugl Autoferrotranvieri, Cobas e Orsa Tpl ricordano al presidente che “in quasi due anni ha già collezionato quattro scioperi e che un quinto è in arrivo, segno di un malcontento senza precedenti. Gli istituti di legge quali ferie, permessi parentali e legge 104 sono stati legiferati dal Parlamento e pertanto sono diritti inalienabili dei lavoratori di tutti i settori e dell’intero territorio nazionale”, affermano le sigle sindacali relativamente alle contestate assenze per le feste di Capodanno.
“I numeri dati alla stampa – aggiungono – sono stati mischiati senza distinzione alcuna, confezionando un pacchetto con dentro malattia, legge 104, permessi parentali, ferie e tutto quanto nelle giuste regole. Mentre si tace su una programmazione del servizio ridotta ai minimi termini, la cui fragilità è visibile tutti i mesi dell’anno”. Nella nota, i sindacati puntano il dito sul servizio aggiuntivo per la città – 8 autobus in più, oltre al servizio notturno – che l’Amat, “senza alcuna programmazione, si è inventato a due giorni dall’ultimo dell’anno, reclutando volontari per la notte del 31”.
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03 Gennaio 2025, 13:54