Amat, oggi l’ispezione| della Terza commissione

di

19 Giugno 2014, 21:04

3 min di lettura

PALERMO – Ispezione della Terza commissione consiliare, oggi, all’Amat di via Roccazzo. “Abbiamo ottenuto dai vertici dell’Amat il massimo impegno per eliminare tutti gli sprechi. Adesso, attendiamo che le promesse diventino realtà – dice Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia – come preannunciato, stamattina, con i colleghi della Terza Commissione Consiliare, abbiamo effettuato una visita ispettiva nella sede dell’Amat, dove abbiamo incontrato il presidente Antonio Gristina, il direttore generale Domenico Caminita e gli altri dirigenti. Nel corso dell’animata discussione, durata oltre tre ore, abbiamo passato in rassegna i numerosi punti critici che finora hanno caratterizzato la vita dell’azienda di via Roccazzo. Al termine della visita, tutti i vertici aziendali hanno solennemente promesso che si adopereranno per eliminare gli innumerevoli sprechi al fine di rendere sempre più efficiente e produttivo il servizio del trasporto pubblico palermitano. Da parte nostra, vigileremo nelle prossime settimane affinché le promesse si trasformino in realtà, e non restino soltanto parole al vento”.

Articoli Correlati

“Questa è la prima tappa della Commissione che vuole rendersi conto effettivamente dello stato di salute delle società partecipate che hanno un ruolo determinante per il bilancio comunale – dice il consigliere Orazio La Corte – nei prossimi giorni il consiglio comunale sarà chiamato a discutere di piani industriali e contratti di servizio. Nel momento in cui i cittadini sono chiamati a fare enormi sacrifici con il pagamento di tasse che serviranno a mantenere anche in vita le società partecipate, è precipuo dovere del consiglio comunale vigilare affinchè le risorse destinate alle stesse servano realmente a dare dei servizi efficienti alla città e non servano, invece, a foraggiare apparati vecchi e dilapidatori di ricchezza come sono stati in passato questi carrozzoni politici. Auspico che con una seria politica di tagli, certamente non orizzontale ma mirante ad eliminare sprechi e abusi si possa avere, finalmente, una parte di economia che sia di traino all’economia cittadina stessa e non una palla al piede della città. E’ paradossale che mentre gli stipendi vengono pagati in ritardo l’azienda, invece, si ostina a riconoscere permessi sindacali per oltre 500.000 euro annui e a sopportare il costo di centinaia di telefonini affidati a sindacalisti e dipendenti per 200.000 euro annui. Per non parlare, poi, del car-sharing, un servizio che più che produrre introiti dilapida risorse. Come? A fronte di entrate annuali di soli 180.000 eur,o se ne spendono oltre 500.000 euro. Tutto ciò è insostenibile. Se pensiamo che nei piani aziendali è previsto anche il bike-sharing, siamo seriamente preoccupati che da qui non potranno che esserci ulteriori costi. Sempre sul car-sharing sarebbe utile sapere quanti sono gli abbonati e quanti di questi giornalmente usufruiscono del servizio ed, infine, se Amat stessa usufruisce del servizio per lo spostamento di propri dipendenti. Ho chiesto ai direttori la documentazione certificata relativa al parco macchine in toto e quante giornalmente ne sono messe a disposizione del movimento; quante unità operano all’interno dell’officina, nei vari livelli lavorativi e se c’è personale dell’officina distaccato, ossia se inglobato nel servizio officina e presta servizio in altra area; il programma di servizio; il nastro lavorativo; i turni e numeri di conducenti di linee e comandati alla guida; tabella del personale e a quanto ammonta e se c’è personale distaccato con ordini di servizio allegati; la situazione del personale inidoneo; il criterio per cui vengono rilasciati 630 permessi sindacali per ogni organizzazione sindacale; quanti sono i cellulari aziendali in dotazione ai sette sindacati che operano nell’azienda e se hanno le linee aperte e relativi costi; chi è il personale che usufruisce dei cellulari di servizio e le mansioni degli stessi”.

Pubblicato il

19 Giugno 2014, 21:04

Condividi sui social