14 Marzo 2013, 13:53
1 min di lettura
PALERMO – Non avrebbero adottato i provvedimenti necessari a limitare la diffusione dello smog nelle principali città siciliane. Con l’accusa di omissione d’atti d’ ufficio il gup del Tribunale di Palermo, Marina Petruzzella, ha rinviato a giudizio l’ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, il suo predecessore Salvatore Cuffaro e quattro assessori regionali all’Ambiente . Coinvolti nel processo, che si aprirà il prossimo 3 giugno davanti la terza sezione del Tribunale, oltre a Lombardo e Cuffaro, gli ex assessori Francesco Cascio, Rossana Interlandi, Giuseppe Sorbello e Giovanni Di Mauro.
Secondo l’accusa gli amministratori non avrebbero adottato misure per contrastare lo smog, nonostante fossero a conoscenza dei dati allarmanti sulla qualità dell’aria. I livelli del biossido di azoto avrebbero oltrepassato il limite annuale per la protezione della salute umana a Palermo tra il 2002 e il 2009, a Caltanissetta e Gela tra il 2007 e il 2009, a Catania tra il 2003 e il 2009 a Messina nel 2008 e nel 2009 e a Siracusa negli anni 2007 e 2009. Secondo l’ipotesi avanzata dai Pm Geri Ferrara e Claudia Bevilacqua la mancata adozione dei piani regionali di contrasto alla diffusione dello smog avrebbe fatto sì che venisse compromessa la salute dei cittadini. L’inchiesta è stata coordinata dai procuratori aggiunti Leonardo Agueci e Nino Gatto e dai pm Geri Ferrarra e Claudia Bevilacqua.
Pubblicato il
14 Marzo 2013, 13:53