16 Gennaio 2019, 13:36
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PALERMO – Un’audizione di meno di venti minuti che però scatena il putiferio in consiglio comunale. Oggi Sala delle Lapidi aveva in programma un dibattito su Amg, dopo la caduta di un palo dell’illuminazione in centro che è crollato colpendo un’automobile posteggiata. L’amministratore della società, Mario Butera, si è presentato in Aula ma, dopo aver risposto a solo una domanda sulla condizione dei pali, il presidente del consiglio, Totò Orlando, ha chiuso la seduta. Cosa che ha mandato su tutte le furie non solo le opposizioni ma anche parti della maggioranza, visto che ieri l’audizione del presidente di Rap, Giuseppe Norata, è durata molto di più spaziando sugli argomenti più disparati.
“Evidentemente l’Amg e il suo presidente godono di una tutela politica di cui invece non usufruiscono la Rap e Norata – attacca Ugo Forello, capogruppo del M5s – Ne deduciamo che Sinistra Comune é l’unica forza di maggioranza riconosciuta anche dall’ufficio di presidenza e capace di imporsi. Il Pd, invece, non risulta allo stato pervenuto”. Un riferimento al fatto che Butera è stato indicato da Sc, mentre i democratici hanno espresso Norata alla Rap.
“Il presidente del consiglio oggi ha avuto un comportamento inaccettabile a danno di tutti i cittadini – continua Forello – Ieri con la Rap quasi tre ore di audizione e analisi, oggi con l’Amg, nonostante i servizi di illuminazione e di riscaldamento facciano buchi da tutte le parti, appena un quarto d’ora di seduta. Diversi consiglieri, fra cui io, si erano iscritti a parlare, ma il dibattito é stato incredibilmente impedito. Tutto ciò é scandaloso e inaccettabile, il presidente Orlando dovrebbe immediatamente rassegnare le sue dimissioni”.
“Città al buio, strade colabrodo, rifiuti onnipresenti e il consiglio comunale si riunisce per pochi minuti grazie alla complicità del presidente Orlando che, con un vero e proprio blitz, annuncia la fine dei lavori e manda tutti a casa”. Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale Udc di Palermo, che prosegue: “Chiamato in aula per parlare delle emergenze della città, soprattutto quella relativa all’illuminazione pubblica, il presidente di Amg, Mario Butera, ha parlato per poco più di 5 minuti, senza rispondere praticamente a nulla. Anzi, ha ammesso candidamente che gli interventi non previsti sono superiori rispetto a quelli programmati. Questo, tradotto in altri termini, significa che la partecipata chiede ed ottiene dal Comune somme non preventivate per manutenzioni straordinarie, che invece dovrebbero, se opportunamente previste, rientrare tra quelle ordinarie. Una situazione catastrofica, insomma, che é ben nota ai palermitani e che, con il crollo di un palo della luce in pieno centro, testimonia tutte le proprie incapacità. È emerso inoltre che il palo crollato non era fra quelli maggiormente monitorati perché non considerato a rischio in quanto risalente ad una installazione del 2000, quando, guarda caso, il sindaco era l’immarcescibile Orlando. Quelle di Butera sono parole che pesano come un macigno, perché ciò significa che nessuno di noi è al sicuro per le vie della città. Per questo ho già presentato questa mattina un’interrogazione per conoscere i numeri esatti di tutti gli impianti monitorati e dei criteri previsti. Nessuno giochi con la sicurezza dei cittadini”.
LA NOTA DI SINISTRA COMUNE
“L’amministratore unico della Amg Gas Mario Butera oggi in Consiglio Comunale ha dato una rappresentazione chiara degli interventi che sta mettendo a punto l’azienda – dicono i consiglieri di Sc – L’obiettivo è mettere in sicurezza la città ed evitare casi drammatici come quello dei giorni scorsi, con la caduta del palo.E’ chiaro che si tratta di un episodio non prevedibile, siamo rassicurati dall’ attività di monitoraggio che sta effettuando l’Azienda su tutti pali della città per verificarne lo stato. Butera ha risposto con competenza e chiarezza al quesito su cui era stato chiamato a rispondere. Le polemiche di una parte della minoranze sono strumentali, pretestuose e prive di consistenza. Inoltre ci sembra molto interessante che l’Amministratore unico dell’azienda si stia impegnando per superare le difficoltà ormai annose del servizio di illuminazione cittadino. Gli impianti sono vecchi ed è necessario intervenire con un piano di ammodernamento ed investimenti da parte dell’Amministrazione comunale al fine di continuare a garantire il carattere pubblico del servizio. La revisione del contratto di servizio sarà un passaggio determinante per garantire la capillarità dell’illuminazione pubblica in tutta la città”.
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16 Gennaio 2019, 13:36