11 Giugno 2015, 13:30
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PALERMO – Il comune di Palermo torna proprietario al 100% di Amg Energia e soprattutto sferra un duro colpo alla vecchia Amia, ormai fallita, che sarà costretta a restituire anche due palazzi. E’ questo l’effetto immediato della sentenza con cui il tribunale civile ha stabilito la nullità dei trasferimenti avvenuti nel 2010 per ricapitalizzare Amia.
“La decisione del tribunale di Palermo è di straordinaria importanza, conferma ulteriormente di un passaggio dall’illegalità alla legalità – ha detto in conferenza stampa il sindaco Orlando – l’avvocatura ha ottenuto uno straordinario risultato che fa il paio con il dissequestro di villa Giulia. L’amministrazione comunale ha dato vita a una nuova società, si è fatta carico del servizio chiedendo l’ammissione al passivo dell’Amia fallita di alcuni suoi crediti e contestando alcuni trasferimenti di immobili. Si era proceduto a sostenere falsi in bilancio, ruberie e assunzioni attraverso una ricapitalizzazione dell’Amia che noi abbiamo esaminato e abbiamo scoperto essere sostanzialmente finta. La ricapitalizzazione non si è mai realizzata”.
La vicenda è nota: Palazzo delle Aquile, nel 2010, ha trasferito ad Amia il 49% delle azioni di Amg, Palazzo La Rosa in via Alloro e il Palazzo di piazzetta Cairoli, oggi sede di Rap, per un totale di 85 milioni. Un trasferimento che sarebbe dovuto servire a ricapitalizzare la società, evitando il fallimento. Peccato però che non si sia mai tenuta un’assemblea dei soci e che il risanamento della società non ci sia stato, visto il crac, e così il tribunale ha dichiarato tutto nullo. Adesso i beni tornano al Comune, visto che non erano mai stati venduti: la Rap potrà però chiedere indietro alla curatela due anni di affitti (200mila euro) e il Comune si è impegnato a trasferire la sede come aumento di capitale. Palazzo La Rosa è attualmente occupato da abusivi, mentre le azioni di Amg non saranno vendute. “A meno che l’Onu non ci dichiari guerra le terremo, Amg è un gioiello di famiglia”, ha specificato Orlando.
“Nel 2012, quando abbiamo preso visione degli atti per la ricapitalizzazione, ci siamo domandati se erano legittimi o meno – ha aggiunto l’assessore Luciano Abbonato – quando nel 2013 il tribunale ha sancito il fallimento dell’azienda, ha sancito che quel processo di risanamento alla base della ricapitalizzazione era andato gambe all’aria. Inoltre è stata violata la norma che vietava aumenti di capitali in partecipate che hanno registrato perdite per più di tre esercizi consecutivi”. Le altre eccezioni, come il fatto che a firmare sia stato l’allora direttore generale e non il dirigente preposto, sono state assorbite. “La sentenza è immediatamente esecutiva e c’è un incremento del patrimonio netto del comune di 80 milioni –ha continuato Abbonato – siamo azionisti di Amg al 100%, vorrà dire che ci comporteremo di conseguenza”. “Quando abbiamo scoperto questa cosa nemmeno ci credevamo, è impensabile che accadano cose simili in un Comune”, ha aggiunto l’assessore Cesare Lapiana. Soddisfazione è stata espressa anche dai presidenti di Rap e Amg Sergio Marino e Daniela Faconti.
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11 Giugno 2015, 13:30