16 Maggio 2013, 19:06
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PALERMO- Mappatura delle zone a più alto rischio di contaminazione, sostegno economico ai pazienti, creazione di un centro di riferimento per i malati nell’ospedale ‘Muscatello’ di Augusta (Sr), rimozione e riconversione dell’amianto in una struttura regionale che dovrà essere realizzata entro due anni. Sono gli obiettivi del disegno di legge “norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto” approvato all’unanimità in commissione Sanità e che dopo il passaggio nelle commissioni Ambiente e Bilancio sarà pronto per l’aula.
Il testo è stato presentato in conferenza stampa negli uffici della commissione Sanità, presenti il presidente Pippo Digiacomo (Pd) e buona parte dei componenti. “Questo provvedimento colma una lacuna di almeno vent’anni – dice Digiacomo – e ci pone all’avanguardia in Europa, in linea con i paesi più virtuosi come la Germania e la Francia. Insieme alla Calabria siamo l’unica Regione a non avere legiferato. Sono certo che sarà approvato in aula entro un mese”.
I morti per asbestosi in Sicilia sono 850, “ma non conosciamo la platea di ammalati, e questo è incredibile”, aggiunge Digiacomo, “così come non esiste una mappa sulle aree a rischio e questo ddl interviene per fare finalmente chiarezza”. La commissione Sanità stima che gli ammalati in Sicilia siano almeno 15 mila mente ogni anno muoiono 80 persone. E’ stata prevista una copertura iniziale di circa 19 milioni di euro, 1,7 milioni, reperiti tra i fondi globali, serviranno per sostenere le spese per le cure dei malati, in base ai criteri della legge nazionale che dovrà essere oggetto di apposita delibera da parte della giunta regionale.
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16 Maggio 2013, 19:06