29 Agosto 2020, 06:15
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PALERMO – Dall’utilizzo delle mascherine al rispetto delle misure di distanziamento, fino alla presenza del gel igienizzante e del registro dei clienti. Norme anti Covid che non sempre vengono rispettate e che negli ultimi giorni hanno reso necessaria un’intensificazione dei controlli nei locali pubblici. I casi di positività al Coronavirus in Sicilia aumentano e le forze dell’ordine hanno passato al setaccio pub, ristoranti e bar della città e della provincia, per accertare che le regole vengano rispettate e scongiurare l’escalation di contagi.
A finire nel mirino nelle scorse ore, la zona di Capaci e Isola delle Femmine, dove sono presenti lidi e decine di attività di ristorazione in cui i carabinieri hanno effettuato ispezioni e verifiche amministrative. Sul fronte delle norme anti Covid le irregolarità sono state accertate al ‘Gustosita’ di via dei Saraceni, dove i militari hanno trovato centinaia di persone presenti senza alcun distanziamento e prive di mascherina. Per il titolare è così scattata la sanzione amministrativa, mentre il locale è stato chiuso per cinque giorni. Un provvedimento già scattato negli scorsi giorni nei confronti di un chiosco-bar nella piazza della vicina cittadina di Cinisi: anche in questo caso i carabinieri hanno constatato il mancato rispetto delle misure per il contenimento del virus.
Ispezioni anche in centri scommesse, internet point, pizzerie: l’irregolarità più diffusa è quella dell’assenza del registro con gli elenchi dei clienti che dovrebbero essere messi a disposizione dell’autorità sanitaria per quindici giorni. Per questo i controlli sono già stati potenziati dal ponte di Ferragosto, quando è stato predisposto uno specifico piano di sicurezza per cittadini e turisti che si trovano a Palermo e in provincia. Vengono presidiati i parchi, le località balneari e tutte le piazze, specie nei comuni della riviera passando attraverso il litorale della città, da Mondello al Foro Italico e per i titolari di due bar che hanno tentato di opporsi ai controlli è scattata la denuncia.
Ma sono in tanti ancora a chiedere un monitoraggio costante lungo i litorali: “In spiaggia non vige alcuna regola – dice Francesca Onorini, che abita a pochi metri dalla spiaggia di Mondello – qui sono davvero tutti convinti che il coronavirus non esiste. Eppure di sacrifici ne abbiamo fatti tanti, perché dobbiamo costringerci a chiuderci in casa ancora una volta? Il distanziamento non è mai stato rispettato nelle spiagge libere, qualcuno deve intervenire per evitare il peggio”.
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29 Agosto 2020, 06:15