17 Maggio 2023, 16:02
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Il Corecom Sicilia ha intensificato i controlli a campione per il rispetto della par condicio in vista delle amministrative del 28 e 29 maggio 2023, che coinvolgeranno 129 comuni siciliani di cui 4 capoluoghi.
Gli uffici del comitato regionale per le comunicazioni continuano a vigilare sul rispetto del divieto di comunicazione istituzionale, esteso anche ai profili social delle amministrazioni comunali interessate al voto.
Diverse le segnalazioni pervenute al Corecom, che hanno portato all’avvio delle istruttorie, alcune delle quali già definite e inviate all’Agcom, per l’eventuale adozione di provvedimenti.
Al centro dei controlli alcuni punti chiave della legge 28 del 2000, che disciplina la par condicio: dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto, ad esempio, tutte le amministrazioni pubbliche hanno il divieto di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
È già pienamente operativo, inoltre, il veto assoluto di “rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati dei sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori.
Tale divieto si estende anche alle manifestazioni di opinione o a quelle rilevazioni che, per le modalità di realizzazione e diffusione, possono comunque influenzare l’elettorato”.
Per i programmi radiofonici e televisivi di comunicazione politica – anche nella loro estensione web -, come ad esempio i confronti tra candidati a sindaco, è indispensabile invece che ne sia data comunicazione scritta almeno sette giorni prima, anche a mezzo di posta elettronica certificata, al Corecom che ne informa l’Agcom, allegando anche una copia del codice di autoregolamentazione per la pubblicità elettorale della società editrice. La partecipazione a tali programmi di comunicazione politica è gratuita.
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17 Maggio 2023, 16:02