16 Giugno 2013, 22:05
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PIAZZA ARMERINA (ENNA) – Il tira e molla è durato per tutta la giornata, con una serie di colpi di scena che hanno reso incerto fino all’ultimo l’esito delle trattative, e alla fine la sorpresa: Pdl e Megafono saranno compagni di viaggio a Piazza Armerina, in provincia di Enna, per il ballottaggio di domenica e lunedì. L’uomo che tiene insieme i pezzi di un mosaico decisamente più variegato rispetto a quelli ospitati dalla Villa del Casale è Maurizio Prestifilippo, che al primo turno aveva con sè Pdl, Mir, Grande Sud, Fratelli d’Italia e Sicilia in movimento. L’accordo è arrivato al termine di una giornata a dir poco convulsa, fatta di veti e scomuniche che hanno scosso il Megafono di Piazza Armerina. Il tutto nell’ultimo giorno utile per la presentazione degli apparentamenti in vista del secondo turno delle Amministrative. La notizia della strana alleanza è arrivata anche ai piani alti del Pdl, dove la cosa non è stata salutata con grande entusiasmo.
Tutto inizia quando il governatore Rosario Crocetta viene informato di un’intesa raggiunta tra i suoi uomini, rimasti fuori dai giochi al primo turno con il candidato Ranieri Luca Ferrara, e il centrodestra. La scelta manda su tutte le furie il presidente della Regione, che revoca l’apparentamento con Prestifilippo e ritira la delega al rappresentante del Megafono, con l’obiettivo di portare a casa l’alleanza con l’altro candidato, il socialista Filippo Miroddi, sostenuto al primo turno da due liste civiche e dall’Udc. Nei piani di Crocetta, che nel frattempo di fatto commissiona il suo partito a Piazza Armerina, c’è la riedizione dell’asse che sostiene il governo regionale: un “fronte comune”, come lo definiscono fonti locali, con il rientro nei giochi anche del Partito democratico, che al primo turno aveva sostenuto il sindaco uscente Fausto Carmelo Nigrelli.
Tutto sembra andare per il meglio, ma una telefonata tra il presidente della Regione e Miroddi blocca tutto. Il candidato socialista rifiuta qualsiasi apparentamento e tira dritto per la sua strada. A questo punto il dietrofront: salta l’accordo con Miroddi e Crocetta dà l’ok all’intesa con Prestifilippo. Quest’ultimo, intanto, ha incassato il sostegno della lista civica che al primo turno aveva sostenuto, assieme al Megafono, il candidato del governatore. Resta in bilico, invece, la posizione del Partito democratico, che resterà comunque fuori dalle grandi intese di Piazza Armerina. Nessun apparentamento ufficiale, ma i Democrats sono riuniti in queste ore per decidere se fornire un’indicazione di voto o chiamarsi fuori dalla mischia. Prestifilippo, intanto, incassa il sostegno del Megafono e minimizza: “Una strana alleanza? Non c’è da stupirsi – risponde -. Stiamo attraversando un momento difficile. A Roma centrodestra e centrosinistra governano insieme, non vedo perché a Piazza Armerina non si possa fare un’intesa sulla base dei progetti concreti da portare avanti”.
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16 Giugno 2013, 22:05