Amministrative, i dubbi del Pd |Correnti divise e incognita alleati - Live Sicilia

Amministrative, i dubbi del Pd |Correnti divise e incognita alleati

Confusione nel centrosinistra in vista del voto. La situazione a Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani.

Verso le elezioni
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PALERMO – Il Pd che si prepara al voto delle amministrative di giugno è un partito ancora sotto choc dopo la scoppola delle Politiche. E la confusione che regna sovrana nel partito appare con tutta evidenza dalle situazioni che si vanno delineando nelle città capoluogo di provincia chiamate alle urne. Le divisioni interne si fanno sentire e anche una certa aria di rassegnazione generalizzata alla luce dei modesti risultati raggranellati negli ultimi mesi.

A Catania il partito sosterrà l’uscente Enzo Bianco. Ma lo farà quasi rinunciando al simbolo per accontentare il sindaco che vuole connotare come civica la sua corsa contro un Salvo Pogliese che sembra avere il vento in poppa. Le correnti a questo punto si organizzeranno con più liste riferibili ai big locali, come Luca Sammartino e Anthony Barbagallo, che andranno alla conta. Resta da capire quali saranno le scelte di Nicola D’Agostino di Sicilia Futura.

A Messina i giochi non sono ancora fatti e un candidato ufficiale non c’è. Si lavora a un nome condiviso che potrebbe essere quello del professore Antonio Saitta, docente dell’Università di Messina da cui ormai sistematicamente il Pd attinge per pescare i suoi candidati, come è stato con Franco de Domenico e Pietro Navarra. Qui l’incognita resta il posizionamento di Beppe Picciolo, big di Sicilia Futura rimasto fuori dal Parlamento. Non è ancora chiaro se sarà della partita a sostegno del Pd o se invece si sposterà sul forte candidato del centrodestra Placido Bramanti.

A Siracusa la situazione si presenta molto complicata. L’uscente Giancarlo Garozzo, renziano vicino a Davide Faraone, si ricandida. Ma molto probabilmente non avrà con sé tutto il partito. Un bel pezzo di Pd, infatti, non vuol saperne di sostenere il primo cittadino, che è alle prese con fastidiose grane giudiziarie. E così potrebbe venir fuori last minute un’altra candidatura in casa dem. Il nome che circola è quello dell’imprenditore Fabio Moschella, su cui si potrebbe coagulare un blocco con i big locali Cafeo, Foti e Marziano.

A Ragusa il candidato c’è e con tanto di simbolo Pd. È Peppe Calabrese, che conta su cinque liste ma deve vedersela con la concorrenza “interna” di Giorgio Massari, che ha lasciato il partito e si è candidato in proprio. Un’altra lacerazione che non promette niente di buono.

E infine c’è Trapani, dove lo scenario si presenta quanto mai atipico. Qui infatti, il dem Giacomo Tranchida sta coagulando attorno alla sua candidatura civica grossi pezzi di ex centrodestra. Tanto che al momento Forza Italia e compagni un candidato non ce l’hanno. Il Pd deve ancora prendere una decisione. Può sostenere Tranchida, esponente storico della sinistra trapanese con chance di vittoria, prendendosi però tutto il pacchetto dei suoi compagni di viaggio, vicini fino all’altroieri ai maggiorenti del centrodestra. O dovrà puntare su un altro candidato, ipotesi al momento più improbabile ma non esclusa. In quel caso i nomi che sono circolati sono quelli di Pietro Savona e Nicola Messina. Anche qui la vicenda passa per le divisioni tra correnti.


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