06 Luglio 2021, 06:35
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GRAMMICHELE – Campagna elettorale ai nastri di partenza anche nella città di Grammichele, feudo espugnato a Lombardo dai grillini alle passate amministrative e che adesso è conteso da quattro probabili candidati.
Il piccolo comune in provincia di Catania, capoluogo politico dell’autonomismo siciliano, è stato amministrato da Pippo Purpora espressione del movimento 5 stelle che sbaragliò i competitor assestando un duro colpo alla classe dirigente politica grammichelese certa che lo tzunami grillino si potesse fermare senza troppi problemi. A contendersi le terre di “Occhiolà” del principe Carlo Maria Carafa sarebbero dunque Antonio Aiossa, Pippo Greco, Davide Malaspina e l’uscente Giuseppe Purpora.
Antonio Aiossa, “battitore libero” in cerca di autore politico è stato uno dei primi a manifestare interesse alla candidatura a primo cittadino, lista a sostegno della propria candidatura già pronta come il percorso della campagna elettorale che lo vede già impegnato in comizi pubblici. Un passato da referente della Lega Nord, durato però pochissimo oggi con il motto “meglio dopo” pare voglia, più che procrastinare, far vedere ai propri concittadini come sarà la Grammichele del futuro.
Pippo Greco vuol dire Mpa. Da Grammichele a Palermo il legame politico e non solo fra lui e Raffaele Lombardo è noto a tutti. Greco e la sua candidatura hanno pesato molto negli equilibri del calatino tanto che la scesa in campo di Greco a Grammichele imporrà agli autonomisti di cedere qualche comune anche più grande agli alleati per non sfaldare le coalizioni. L’ex assessore provinciale, ex presidente Asi del Calatino meno social dei propri competitor ha, da febbraio, iniziato una campagna elettorale “all’antica”: telefonate, strette di mano e incontri nel rispetto del distanziamento più politico che sanitario che pare Greco abbia imposto a sé e ai suoi rispetto ad alcuni vecchi alleati.
Davide Malaspina, già consigliere comunale, si presenta con la propria lista di candidati e di “idee in movimento”, spalle larghe anche politicamente, la sua campagna elettorale è iniziata fra i giovani della città alla quale ha chiesto di essere parte integrante del suo progetto, suggerendogli idee e spunti di riflessione per migliorare la città.
Governare è meglio che candidarsi ma il sindaco uscente Giuseppe Purpora, che in questi mesi non ha voluto ufficializzare la propria ricandidatura, potrebbe ormai essere ad un passo dal farlo.
Simbolo dell’onda di rinnovamento, spinta con forza dal risultato elettorale del movimento 5 stelle alle passate elezioni, Purpora ha simboleggiato la vittoria di Davide contro Golia a casa del Golia della politica per eccellenza: Lombardo. L’intenzione è quella di dimostrare che quella del 2016 non fu fortuna ma che, governare, significa anche presentarsi con i risultati e tastare il gradimento degli stessi mettendosi alla conta dei voti.
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06 Luglio 2021, 06:35