16 Maggio 2022, 18:12
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Messina – Amministrative: al voto 22 comuni della fascia Tirrenico-nebroidea.
A Villafranca Tirrena il sindaco uscente Matteo De Marco al secondo mandato non può ricandidarsi. A buttarsi in pista c’è Mario Russo che è stato per dieci anni consigliere comunale (dal 2007 al 2012 di opposizione, dal 2012 al 2017 con la Giunta De Marco), poi dal 2017 al 2021 assessore nell’attuale Giunta di Governo e defenestrato dallo stesso De Marco e ora cerca il riscatto candidandosi alla massima carica del Comune con la lista “Villafranca libera”; contro di lui si schiera Giuseppe Cavallaro, che è stato consigliere comunale dal ’93, vicepresidente dal 2002 al 2007 e assessore dal 2007 al 2012 sempre sotto la legislatura del Sindaco La Tona e dal 2012 ad oggi vicesindaco, si candida con la lista civica “Coerenza e concretezza per Villafranca Cavallaro sindaco” che capta varie forze, tra cui Sicilia Futura, Fratelli d’Italia e Italia Viva.
A Saponara, c’è l’attuale Sindaco Fabio Vinci classe ’78 di Saponara, appartenente ad una lista civica, adesso vicino al Centrosinistra: Vinci sembra l’unico di questa sfilza di sindaci che vuole rinunciare a ricoprire ancora una volta la posizione più alta dell’Ente comunale perché ha intenzione di dedicarsi alla famiglia e magari in seconda battuta a progetti più ambiziosi. I candidati a Sindaco qui sono: Giuseppe Merlino che esercita la libera professione di geometra ma ha avuto da sempre incarichi politici: dal ‘97 al 2002 è stato vicensindaco con il sindaco Aldo Panarello, dal 2007 al 2017 con Nicola Venuto e adesso Capogruppo di minoranza mira al vertice dell’Ente con la lista civica “Impegno per Saponara” che verrà presentata mercoledì 18 maggio; poi Cosimo Bertino, un professore di musica di scuola media che si presenta con la lista civica “Insieme per un Futuro Comune”: è stato dal 2002 al 2007 assessore nella giunta di Curreri e vicesindaco per un paio di anni, consigliere di minoranza nelle liste avversarie di Merlino dal 2007 al 2017. Un terzo candidato non ufficiale è il vigile urbano (in aspettativa non retribuita da due mesi) Giuseppe Rizzo che dovrebbe candidarsi con la Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro con la lista “Salviamo Saponara”, in quanto la zia è Commissario del partito locale.
In un’altra località marinara, c’è un sindaco che non molla la presa nonostante i suoi 81 anni: parliamo di Venetico, dove Francesco Rizzo punta al primato della quinta legislatura: a partire dalla fine del 1997 non si è fermato mai, se non per legge dopo il 2007, successivamente ha ripreso con un altro decennio sulle spalle. La lista di Rizzo si chiama “Ancora” dal 1997 e duellerà con quella di Antonino La Guidara che si è candidato già due volte contro l’attuale reggente di Venetico ma stavolta è sostenuto dalla sottosegretaria all’Istruzione M5S Barbara Floridia. Si va avanti con il versante tirrenico. San Pier Niceto amministrata da Luigi Pietro Calderone, medico eletto con la lista civica “San Pier Niceto nel Cuore” scontrerà con il Presidente del Consiglio, Domenico Nastasi. Di mestiere avvocato, Nastasi risulta un fuoriuscito dell’attuale vertice già da metà del 2021 insieme ad altri due componenti, può raccogliere il supporto della corrente dell’ex deputato Ars Santi Formica con la lista Gallo (dopo anni di lotta contro la stessa) e di altre espressioni di maggioranza dell’Aula municipale, oltre a vantare una lunga carriera di Consigliere comunale.
Il Comune di Furnari è guidato dal Sindaco Maurizio Crimi che ambisce al suo secondo mandato con la lista “Uniti per Furnari” ma lui stesso dichiara: “C’è grandissima confusione per un bacino elettorale di 1200 persone. Ci sono voti destinati a disperdersi per alcuni giochi che si stanno realizzando”. Può succedere in quanto ci sono quattro candidati e c’è qualche gruppo che escogita di attuare un’azione di disturbo. Nei comuni ristretti come Furnari che è una piazza particolare, il turno elettorale è secco senza ballottaggio. Abbiamo la Lista “Futura” organizzata da ragazzi che nasce dalla disgregazione del gruppo di opposizione con candidato a Sindaco Nino Fazio, poi una lista civica con a capo Salvatore Mendolia di professione direttore di un ufficio postale e infine Felice Germanò – attuale Presidente del Consiglio Comunale di opposizione con una lista civica.
Il Comune di Acquedolci chiederà ai suoi 5500 cittadini che lo popolano di mettere una X sul nome del Sindaco vigente Alvaro Riolo che se la vedrà con altri due candidati Ciro Galloavvocato che è stato sindaco per 10 anni prima di Riolo e Salvatore Caputo che è avvocato e rappresenta l’opposizione.
A Alcara Li Fusi il sindaco Ettore Dottore classe ’78 di Sant’Agata di Militello, eletto con la lista civica “Rinnoviamo Alcara” correrà per il suo secondo mandato. Potrebbe sfidarlo l’ex sindaco Nicola Vaneria
Capri Leone tende al “cambio di passo” con una esponente di Forza Italia che mastica di politica da parecchio tempo: la deputata regionale Bernardette Grasso, che ci riprova, dopo avere governato il paese per 12 anni (2005-2017), oltre ad essere Coordinatrice provinciale di Messina degli Azzurri. La parlamentare sfida con il sindaco uscente Filippo Borrello, classe ‘69 originario di Verbania che si è guadagnato il risultato con la lista “Nuovi Orizzonti Insieme Per Capri Leone”. Se dovesse avere la meglio, l’ex assessore alle Autonomie Locali perseguirebbe tranquillamente l’obiettivo di accaparrarsi lo scranno all’Ars (lei stessa dichiara: “Il ruolo di Sindaco del mio piccolo comune non è incompatibile con il Consiglio regionale, mi sento combattiva e coraggiosa per ottenere entrambi”).
A Castroreale altro “Borgo più Bello d’Italia”, Alessandro Portaro ha affrontato il suo secondo quinquennio da Primo Cittadino con la lista civica “Sempre Uniti per un Futuro” e sceglie di non ricandidarsi per problemi personali: ad emulare il suo esempio di fare un passo indietro anche il suo vice Paolo Imbesi ma al loro posto si sbilancia l’attuale Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Mandanici, nonché avvocato nello studio del Capogruppo di Forza Italia all’Ars Tommaso Calderone perciò si candida con l’opposizione cioè il Centrodestra contro la docente di scuola superiore Claudia Bucca che ha composto una nuova squadra in continuità con la vecchia Amministrazione ed appoggiata dagli ex assessori non candidati (Maria Concetta Sclafani – in passato delegata a Turismo e Cultura e Imbesi con delega alle Opere Pubbliche). Da militante a sostegno di Bucca per esempio la vice presidente del Consiglio uscente Pina Trovato, indicata come assessore insieme a tre esordienti della politica Giuseppe Maio, Elvira Randazzo e Stefania Torre.
Il comune di Cesarò ha una situazione ingarbugliata dove le candidature si pescano a volte nelle stesse famiglie e dovrebbe contare ancora sul sindaco uscente Salvatore Calì (sindacalista della Uil). Questa gestione non si è stancata ma sarebbe disposta a voltare le spalle ad un terzo quinquennio, se si componessero altre due liste. Il Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Spitaleri, 68 anni di professione docente di lettere di scuola media inferiore, sostiene di avere rappresentato la colonna portante, dal momento che ha sostenuto Calì, dopo la sua personale Amministrazione dal 1997 al 2007 e dopo vari incarichi come membro esecutivo del Parco dei Nebrodi e Presidente Gal dei Nebrodi. A fare da contraltare c’è la lista dell’avvocato e candidato a Sindaco Katia Ceraldi che è Capogruppo di minoranza del Consiglio (la più votata nell’ultima tornata elettorale) e che si era candidata nella lista dell’aspirante Primo Cittadino di allora Francesco Leanza, anche lui consigliere. Questi, di professione veterinario all’Asp nel Distretto di Taormina, sta allestendo una nuova lista per arraffare l’obiettivo sfuggito nel 2017. Ceraldi ha a sua disposizione dieci validi giovani candidati accanto a lei. Leanza avrebbe cercato una coalizione con l’avvocatessa anche perché il paese sembra carente di quote rosa (un minimo di tre) ma, nel frattempo, ha inglobato il gruppo dissidente che voleva sponsorizzare le credenziali di un impiegato comunale in pensione.
A Librizzi, il Sindaco avvocato Renato Di Blasi (classe ‘73 di Patti) che ha vinto nel 2017 con lista “Comunità e Territorio” viaggerà verso il suo secondo mandato e sarà combattuto dalla candidatura di Nunzio Scaglione, il suo ex rivale politico nella precedente competizione elettorale. A Merì il sindaco Filippo Gervasio Bonansinga ci riprova con la lista “Rinascita meriese 2.0” con lo stesso simbolo di cinque anni addietro “La Fenice”. Bonansinga nel suo curriculum ha vari incarichi quali consigliere comunale e assessore alla Sanità nella Giunta di Barcellona Pozzo di Gotto. Visto che c’è tempo fino al 18 maggio, non c’è ufficialità per lo sfidante ma è un volto noto dell’Ente – l’ex Sindaco dal 2012 al 2017 Felice Borghese, la cui causa è perorata dal deputato regionale Pino Galluzzo che spinge anche per il consigliere uscente Pippo Grillo, come vicesindaco designato.
Montalbano Elicona che nel 2015 è stato riconosciuto “Borgo più bello d’Italia” ed è governato dal medico chirurgo del Policlinico di Messina Filippo Taranto che si ripromette di raggiungere il suo terzo mandato con la lista “Vivere Montalbano insieme”; il suo concorrente è l’avvocato penalista Antonino Todaro di Barcellona Pozzo di Gotto, sostenuto dalla lista “Montalbano nel cuore”.
A Motta d’Affermo la sfida riguarderà il medico Sebastiano Adamo Angelo Marinaro.
A Novara di Sicilia, l’uscente Girolamo Bertolami cerca il successo del terzo mandato con la lista “Libertà e Progresso” (nome uguale alla precedente), con lo stesso team tra cui il vicesindaco e assessore al Turismo Salvatore Buemi (tranne per una nuova quota rosa) e dovrà gareggiare contro il suo ex vicesindaco della prima legislatura Salvatore Bartolottache scende in campo sostenuto da “Novara Unita”. Pettineo, di appena 1300 abitanti e confinante con Motta d’Affermo, è amministrata dal sindaco Domenico Ruffino che si ricandiderà per il secondo mandato con la stessa squadra (giusto con qualche sostituzione per motivi personali di un assessore e di una consigliera) e la stessa lista “Pettineo Domani” e avrà come avversario Giuseppe Barberi Frandanisa che ha un’agenzia di assicurazioni.
Piraino è amministrata dal sindaco Maurizio Tindaro Ruggeri, approdato al vertice con la lista civica “Noi ci siamo per Piraino” nel 2017, che abbandona l’idea di una sfida dopo un accordo fatto in favore di Diego Cusmano, avvocato specializzato in diritto amministrativo e figlio dell’ex sindaco democristiano sindacalista Carmelo (sul podio per circa 35 anni), sponsorizzato dalla lista “Noi che amiamo Piraino”; ad accendere la singolar tenzone è il leader dell’opposizione che è Salvatore Cipriano con la lista “Piraino per tutti”.
Il paesino di Reitano si proietterà al voto per superare l’impasse della morte del Sindaco Salvatore Villarita, a cui è subentrato un Commissario Straordinario fino alle nuove elezioni ma per un mese (dal 5 ottobre 2021) il facente funzioni è stato il vicesindaco Tecla Cupane, adesso consigliere comunale, aspirante al nuovo Consiglio Comunale e designata vicesindaco con la lista civica “Uniti per Reitano e Villa Margi – Salvaggio Sindaco” con il candidato Salvatore Salvaggio, 77 anni, geometra in pensione ed ex dipendente del Comune; a competere con lui Pietro Puleo, consigliere comunale uscente di minoranza della passata Amministrazione con la lista “Ripartiamo Insieme”
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A San Piero Patti l’uscente Salvatore detto Salvino Vittorio Fiore non si ricandida. A sfidarsi saranno l’assessore uscente Cinzia Marchello e l’ex consigliere comunale Nino Franco.
Santo Stefano di Camastra, che è un territorio costiero con 4700 anime, famoso per il suo pregiatissimo artigianato di ceramica, ha affidato il comando del Municipio a Francesco Re che si dirige verso il suo terzo mandato contro la sua attuale Presidente del Consiglio comunale Marila Re che di professione è dipendente nella segreteria di una Università privata ed è figlia d’arte, visto che suo padre è Carmelo Re, sindaco per tantissimi anni ed anche vice presidente dell’ex Provincia regionale di Messina, oltre ad aver coordinato il Civico Consesso come la figlia.
Sinagra è una comunità di montagna e conta circa 2500 abitanti che dovranno individuare la scelta migliore tra il vecchio sindaco Antonino Musca che si è aggiudicato il trionfo con la lista civica “Nuovamente Sinagra”, l’ex consigliere ed ex Presidente del Consiglio comunale Emanuele Giglia in quota Pd e l’ex vicensindaco di Musca Carmelo Rizzo. Torrenova con i suoi 4500 abitanti ha fatto vincere nelle passate elezioni il sindaco Salvatore Castrovinci con la lista “Torrenova Unita” che ci riprova contro due donne: Maria Tiziana Scolaro, sostenuta dalla lista “Torrenova Democratica” e Serena Giuliano che è attuale consigliere comunale di opposizione.
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16 Maggio 2022, 18:12