Amministrative, Miccichè irrompe su Catania: "La lista la farò io" - Live Sicilia

Amministrative, Miccichè irrompe su Catania: “La lista la farò io”

Tutti i nodi del centrodestra.
VERSO IL VOTO
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CATANIA – Le amministrative di Catania rischiano di diventare un remake dell’odissea travagliata delle comunali di Palermo. Gli ingredienti per una vigilia esplosiva nel centrodestra siciliano ci sono tutti. Ultima, solo in odine di tempo, l’uscita del coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, sulle liste per le amministrative. 

“Nessuno si è fatto avanti con un’offerta di pace. Anzi. Forza Italia è una sola. Questi mi vogliono fare fuori, con modalità feroci, perché hanno paura che le liste, ora che si voterà a Catania e altrove, le farò io. Ma se lo mettano in testa: il simbolo ce l’ho io e solo Berlusconi me lo può togliere E allora si faccia la sua lista. Ma non la chiami Forza Italia” ha detto lanciando una bordata al presidente Renato Schifani. Parole come pietre. La crisi regionale di Forza Italia si allarga a macchia d’olio e arriva nel feudo di Marco Falcone. Il coordinatore provinciale del partito catanese si ritrova così in mano la patata bollente delle liste separate (ipotesi già paventata dal fronte degli schifaniani per bocca del capogruppo di Forza Italia all’Ars, Stefano Pellegrino)

Una contesa che sarà complicata da risolvere per i forzisti. Negli altri partiti di certo le cose non vanno meglio. La guerra per la primazia sul candidato sindaco non è più sottotraccia ma si va verso lo scontro frontale. Fratelli d’Italia rivendica da tempo il sindaco forte dei numeri a livello nazionale e della volontà di dare continuità amministrativa all’esperienza targata Salvo Pogliese. Ma salviniani e lombardiani non sembrano volere mollare la presa e cedere, forti dei consensi incassati nella città di Catania alle ultime regionali. Un assaggio era stato servito  un mese fa alla festa regionale del tricolore in occasione del famoso confronto sull’unità del centrodestra finito in bagarre tra Falcone e Miccichè che aveva visto tre alleati su cinque avanzare la possibilità di incassare il candidato sindaco.  

Da allora il quadro non è mutato, anzi. La campagna elettorale è entrata nel vivo. Lombardo ha rivendicato pubblicamente la volontà di esprimere il sindaco anche a costo di uscire fuori dagli steccati tradizionali della coalizione e i leghisti rossazzurri hanno lanciato l prima bordata ai meloniani attraverso l’annuncio di un’interrogazione consiliare sulla gestione dell’Amts, partecipata guidata da Giacomo Bellavia (meloniano e papabile candidato sindaco insieme agli ex assessori Pippo Arcidiacono e Sergio Parisi). Una mossa che andrebbe letta inforcando le lenti della tattica. Insomma, i prossimi mesi della truppa del centrodestra si preannunciano abbastanza caldi. 


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