04 Settembre 2012, 21:58
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La chiamano la “piazzetta dell’amore”. I ragazzi vi si appartano per cercare un po’ di intimità cullati dalla voce del mare. Quel mare in fondo al quale Giuseppe e Francesca hanno trovato la morte. Sono precipitati giù dalla scogliera di Cala Rossa, a Terrasini. Venti metri nel vuoto prima di finire nelle acque che oggi sono tempestose in una giornata che sa di autunno. Giuseppe Mignano aveva 25 anni. Francesca Inghilleri, 21. Era la giovane madre di una bambina. Qualcuno avrà l’ingrato compito di spiegare alla piccola che mamma non c’è più. Che si può restare orfani in un giorno di fine estate.
Quella di Giuseppe e Francesca è una una storia di amore, morte e mistero. Innanzitutto, però, è la storia di due giovani vite spezzate. Vivevano a Borgetto e Partinico, due paesi della provincia palermitana non lontani l’uno dall’altro. Lavoravano nello stesso pub a Trappeto. Poi, avevano iniziato a frequentarsi ed era nata una relazione sentimentale. Interrotta bruscamente. Cosa ha provocato la tragedia? E’ stata solo una tragica fatalità, un incidente o cos’altro? Spetta ai carabinieri della compagnia di Carini trovare le risposte. Una raffica di vento potrebbe avere fatto perdere l’equilibrio ai due ragazzi. Forse Francesca sarebbe precipitata per prima e Giuseppe avrebbe cercato disperatamente di salvarla. In ballo, però, c’è anche l’ipotesi dell’omicidio-suicidio. Un’ipotesi sussurrata, ma presa in seria considerazione anche se gli investigatori si affrettano a spiegare che in questa fase delle indagini è opportuno muoversi a 360 gradi.
Alla caserma dei carabinieri di Terrasini sono iniziati gli interrogatori. Sono stati sentiti i genitori e i fratelli delle vittime. Sono loro che ne hanno denunciato la scomparsa stamattina non vedendoli rincasare. Ascoltato anche l’ex compagno di Francesca e padre della bimba. Avevano trovato un equilibrio per amore della piccola, ma la loro non era stata una relazione facile, scandita dai tentativi vani di ricucire il rapporto.
I due corpi sono stati trasferiti all’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo dove sarà eseguita l’autopsia per stabilire ora e causa del decesso. Bisognerà innanzitutto capire se Giuseppe e Francesca siano morti per annegamento o per le ferite riportate dall’impatto con le rocce. Ed ancora chi sia deceduto per primo. Partendo da queste risposte si cercherà di ricostruire la dinamica della tragedia. Non ci sono testimoni che potranno aiutare le indagini. Il baretto che si trova nella “piazzetta dell’amore” era chiuso. Le indagini muovono dalla borsa della ragazza ritrovata poco distante dal precipizio. Francesca ha avuto il tempo di appoggiarla.
Nella piazzetta c’è un viavai di persone. Non è morbosa curiosità, ma partecipazione. Ci sono soprattutto giovani che fissano quella maledetta scogliera. In religioso silenzio. Lo stesso silenzio calato in via delle Croci dove viveva Francesca Inghilleri. La casa al primo piano della palazzina non lontana dal centro di Partinico è vuota. O forse chi vi sta dentro ha preferito chiudersi in un comprensibile dolore. I vicini sono sgomenti. “Era una brava ragazza – raccontano -. L’abbiamo vista crescere. Era riuscita farsi una vita, a crescere una figlia con l’aiuto della madre”. “E’ assurdo, assurdo”, continua a ripetere un signore. Assurdo, ma vero. Tristemente vero.
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04 Settembre 2012, 21:58