05 Luglio 2016, 16:18
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CATANIA – Adesione massiccia nonostante non abbiano aderito le sigle Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Lo sciopero del personale dell’Amt, organizzato dagli autonomi di Fast – Confsal e Faisa Cisal ha fatto sì che, oggi in città, girassero pochissimi autobus. Solo due, stando ai sindacalisti che evidenziano come, nonostante le prese di posizione dei colleghi, i dipendenti abbiano aderito in massa. Per difendere prima di tutto i loro diritti che sembrano a rischio esattamente come il futuro dell’azienda. Tagli, mancati pagamenti, difficoltà economiche sembrerebbero ormai all’ordine del giorno per la categoria che sconta la crisi finanziaria dell’Azienda metropolitana trasporti.
Come emerge dalla testimonianza di alcuni degli autisti che raccontano come uno di loro, che ha perso un parente caro, non possa prendersi i giorni per il lutto perché poi gli vengono decurtati dalle ore di straordinario. Stesso dicasi di fronte ai permessi o alle ora per la donazione del sangue. Non solo: a preoccupare, in particolare gli autisti sono le condizioni dei mezzi e, in generale, quelle della sicurezza, praticamente assente. Tutti problemi antichi ma emersi violentemente negli ultimi mesi, con l’esplosione della crisi di liquidità dell’Amt che vanta milioni di crediti da Comune e Regione, che tardano ad arrivare.
Da qui la richiesta al Prefetto, di intercedere quanto meno con l’amministrazione comunale perché liquidi alcune somme dovute, permettendo all’azienda di mantenere il servizio pubblico – attualmente ridotto a un disservizio – e ai dipendenti di affrontare con serenità presente e futuro. “La Prefettura ha preso l’impegno di scrivere al sindaco e avere una risposta formale – spiega Giovanni Lo Schiavo, rappresentante della Fast – Confsal. Noi abbiano detto che siamo pronti a continuare la protesta se non otterremo risposte entro il 25 luglio”.
A portare la questione all’attenzione nazionale, almeno del sindacato, sarà invece Aldo Moschella. “Rappresenterò a livello nazionale la drammatica situazione dell’azienda che toglie i soldi ai dipendenti e che non vedono i diritti riconosciuti. I problemi del comune li conosciamo – afferma – ma governare significa anche trovare soluzioni, non gravare sulla forza lavoro che già fa enormi sacrifici”.
Intanto, il consigliere comunale Manlio Messina (Fratelli d’Italia) presente stamani alla manifestazione, torna a chiedere le dimissioni dei vertici aziendali, come del sindaco Bianco. “Il sindaco annuncia che sta lavorando per l’azienda – dice il rappresentante dell’opposizione – nel frattempo l’Amt attende 33 milioni di euro proprio dal Comune, soldi che non si da dove prendere. Si parla tanto di politica della mobilità, ma in questo momento sono tantissime le persone impossibilitate a muoversi perché non passa l’autobus. A questo punto – conclude – Bianco dica le cose come stanno o abbia la decenza di dimettersi, insieme al management dell’Azienda metropolitana trasporti”.
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05 Luglio 2016, 16:18