20 Settembre 2016, 12:04
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CATANIA – Potrebbe rimanere come vicepresidente. Insistenti voci di corridoio danno per prossimo vicepresidente dell’Amt l’attuale presidente – il cui mandato è scaduto da tempo – Carlo Lungaro che resterebbe così in azienda nonostante le feroci critiche dei sindacati autonomi e la stessa volontà espressa in alcune occasioni dal diretto interessato, di non occuparsi più della partecipata. La presidenza, sempre secondo i rumors, potrebbe andare ad Articolo 4 – continua a circolare il nome dell’avvocato, ex consigliere comunale Alessandro Corradi che, altre voci darebbero invece alla Sidra o all’Asec – anche se sarebbero emersi altri nomi di professionisti vicini ad altri partiti o formazioni della variegata maggioranza di Enzo Bianco, tra cui spiccherebbe quello di una donna. Una rosa di possibilità dalla quale dovrebbe venir fuori il nuovo presidente.
Se ne sarebbe parlato ieri mattina, nel corso di un incontro alla presenza di alcuni deputati regionali che politicamente sostengono il primo cittadino etneo, o quanto meno non gli si oppongono apertamente. Che dovrebbero incontrarsi nuovamente nel corso di questa settimana proprio per discutere di partecipate e della loro governance. “Se le voci e i rumors dovessero essere confermati – commenta Giovanni Lo Schiavo, rappresentante della Fast – Confsal – sarebbe più che una beffa. Il presidente Lungaro, per molti di noi tra gli artefici del disastro dell’Amt uscirebbe dalla porta per rientrare dalla finestra”. Una continuità di cui, secondo il sindacalista, l’azienda metropolitana trasporti non avrebbe alcun bisogno. Tutt’altro. “Speriamo che la voce rimanga tale – prosegue – e che l’amministrazione e il sindaco Bianco diano un segno forte di discontinuità, attraverso un ricambio profondo nelle persone e nelle logiche. Un appello che rivolgiamo al primo cittadino – conclude – annunciando sin da ora che, se così non sarà, le sigle sindacali autonome risponderanno di conseguenza”.
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20 Settembre 2016, 12:04