01 Febbraio 2022, 11:56
1 min di lettura
PALERMO – Il presidente di Ance Palermo, Massimiliano Miconi, ha inviato una nota all’assessore delle Infrastrutture e dei Trasporti della Regione Siciliana Marco Falcone, per chiedere che, anche e soprattutto in vista dell’enorme flusso di danaro pubblico che vedrà bandire in Sicilia appalti da centinaia di milioni di euro, i grandi Enti Nazionali siano obbligati, attraverso una clausola appositamente introdotta dalla Regione, ad applicare in Sicilia il Prezzario Regionale vigente al momento della gara.
“Ciò che accade – ha spiegato Miconi – è che nell’Isola operano Enti Appaltanti nazionali, come Anas e Rfi, che bandiscono gare utilizzando Prezzari vecchi di anni e mai aggiornati. A questo si aggiunge che le grandi imprese aggiudicatarie tentano di scaricare, successivamente, sui subappaltatori locali i loro prezzi di contratto, ulteriormente ribassati, con le tragiche conseguenze che tutti ben conosciamo”.
“Ance ha sempre tentato di porre un argine a tutela delle tante imprese siciliane aderenti al nostro sistema – ha continuato Miconi – ma non è sufficiente. Per questo chiediamo alla Regione, nelle occasioni e tavoli nei quali condivide e sottoscrive accordi di programma, convenzioni o altro con tali Enti, o quando questi ultimi sono soggetti attuatori per conto della Regione stessa, che si introduca la clausola per l’applicazione, nella nostra Regione, del nuovo ed innovativo Prezzario vigente”.
CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA.
Pubblicato il
01 Febbraio 2022, 11:56