04 Luglio 2015, 14:25
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“Davanti all’immobilismo del governo regionale di Rosario Crocetta e alla lenta, ma inesorabile decomposizione del PD siciliano non possiamo che riprenderci la nostra libertà di pensiero e di azione”. Così si esprimono Tommaso Lima e Angelo Forgia, rispettivamente, coordinatore provinciale del Megafono di Palermo e coordinatore dei Circoli del Megafono di Palermo e provincia.
“La nostra presenza, accanto all’esperienza di Crocetta – sottolineano Tommaso Lima e Angelo Forgia – è sempre stata politica. Siamo sempre stati interessati a un progetto politico di cambiamento della Sicilia a partire dal basso. Ma ormai da troppo tempo, nell’esperienza di questo governo regionale, non si colgono segnali di effettivo cambiamento. Lo stesso Crocetta grida nel deserto”.
“L’attività di contrasto sostanziale alla presenza della mafia in Sicilia, con riferimento, soprattutto, alla borghesia mafiosa – osservano ancora i due esponenti storici del Megafono – avrebbe dovuto essere più incisiva. I nomi altisonanti di questa esperienza di governo, che pure avrebbero dovuto segnare una discontinuità culturale e amministrativa rispetto al passato, hanno solo profuso interessi particolari e tanta ipocrisia. Salvo a chiamarsi fuori, scaricando su altri i propri errori, quando la nave ha cominciato a imbarcare acqua”.
“Un’esperienza negativa – aggiungono ancora Tommaso Lima e Angelo Forgia – anche rispetto a un PD siciliano in massima parte proteso all’occupazione del potere e delle poltrone. Un PD che, peraltro, non ha saputo difendere la Regione siciliana e lo Statuto autonomistico da uno Stato rapace che, per pareggiare i propri conti, ha penalizzato oltremodo la nostra Isola e, in generale, tutto il Sud d’Italia, come regolarmente certificato dalla Svimez”.
“In questo scenario, con una parte della sinistra che, finalmente, è tornata a mettere in discussione i troppi dogmi di un’Italia in affanno e di un’Europa incentrata sugli interessi delle banche e della finanza – concludono Tommaso Lima e Angelo Forgia – noi ci riprendiamo la nostra libertà di pensare e di agire, guardando con grande attenzione a tutto ciò che si muove nella società siciliana”.
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04 Luglio 2015, 14:25