26 Ottobre 2014, 22:01
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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Ancora un post-partita pieno di rammarico per coach Griccioli, che vede la sua Orlandina perdere sul filo di lana la possibilità di portare a casa la prima vittoria: “Non avrei messo la firma per perderla di 3 ieri – ha ammesso il tecnico dopo il match contro Roma – noi volevamo vincerla. Nonostante la situazione di estrema emergenza, abbiamo cercato di studiare la gara, capire come poterla portare a casa e abbiamo fatto di tutto per riuscirci. Peccato perché dobbiamo migliorare in alcune situazioni, alla fine eravamo stremati, ma certe fasi della gara dobbiamo gestirle con più cattiveria. Abbiamo cambiato piano di gioco tra la notte di venerdì e sabato e ci siamo trovati meno gente che penetrava, ma ero sicuro che potevamo fare bene anche in queste condizioni”.
Per l’ennesima volta, però, l’Orlandina ha dimostrato di non voler mollare: “Loro sono partiti con un 6/8 da tre punti – prosegue Griccioli – e la prima cosa che ho detto ai miei è stata di continuare ad alzare il livello dell’aggressività per farci trovare pronti a rimbalzo quando loro inizieranno a sbagliare. Dobbiamo fare i complimenti alla gente che ci ha sostenuto, in alcuni momenti di gioco siamo stati puniti per l’energia e la determinazione messe in campo. Ciò comunque alla fine ha pagato. A mio avviso alla fine la gara l’abbiamo persa noi e non l’ha vinta Roma, anche se non si possono togliere dei meriti agli ospiti che sono stati sempre sul pezzo e sono stati bravi a punirci nei momenti decisivi”.
Testa alle prossime partite dunque, ma anche consapevolezza di potersela giocare con tutte, con umiltà. Griccioli spinge i suoi a ripartire da quanto fatto finora: “Adesso dobbiamo evitare di pensare alle gare perse, non sarà facile perché volevamo vincere ogni gara ovviamente e siamo arrabbiati per questo, ma dobbiamo solo tenere a mente che mettendoci aggressività e voglia ce la siamo giocati anche con Roma che oggi aveva un roster più completo del nostro. Il dispiacere nasce soprattutto perché volevamo premiare il pubblico, oggi davvero gagliardo. Oggi una città di 13.000 anime ha lottato con coraggio contro la capitale della nostra nazione. Dobbiamo essere umili e pensare che nessuno ci regala niente, ma anche avere l’orgoglio della nostra piccola comunità”.
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26 Ottobre 2014, 22:01