Andujar avverte la Juventus: |”Dopo un ko siamo arrabbiati”

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23 Ottobre 2012, 15:49

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CATANIA – Domenica al Massimino è il giorno di Catania-Juventus. Inusuale anticipo domenicale delle 12.30. Per i rossoazzurri ci sono da cancellare le recriminazioni della sfortunata (tanto per voler usare un eufemismo) sfida di due giorni fa a San Siro. C’è voglia di guardare avanti e di pensare a come far male ai bianconeri. Alla ripresa degli allenamenti a Torre del Grifo, è stato l’estremo difensore Mariano Gonzalo Andujar ad incontrare i giornalisti. “Dopo una sconfitta arriviamo sempre arrabbiati alla partita successiva, adesso ci attende una gara molto difficile. Giochiamo contro i campioni d’Italia. Vediamo come il mister preparerà la partita in settimana”. Chissà, allora, se in una partita del genere dove l’adrenalina gira a mille, Andujar riesce a percepire già oggi sensazioni particolari: “Il ruolo del portiere è un ruolo ingrato perché puoi fare una grande partita ma appena sbagli una volta ti danno tutti addosso. Un attaccante può sbagliare tanto ma per un portiere è diverso: deve avere la testa sempre fredda. Ed in partite come quelle contro la Juve so che non devo sbagliare”.

A detta di molti, questa è stata sinora la migliore stagione di Andujar a Catania: “E’ vero, lo penso anch’io ma so anche che posso migliorare. Con mister Enzo Biato (il preparatore dei portieri, ndr) mi trovo alla grande: mi dà fiducia e lavoriamo con tranquillità. Se penso poi ad un paio di gol che ho preso quest’anno come quello di Jovetic contro la Fiorentina o quello subito contro l’Atalanta, ti dico che oggi non mi farei sorprendere”. Ma torniamo alla Juve. Imbattuta da 47 partite, campione in carica e capolista del torneo: da dove si comincia? “Bella domanda. Prima o poi il ciclo di imbattibilità della Juve finirà: e speriamo che domenica accada qualcosa a nostro vantaggio. Lavoriamo e crediamoci e, ripeto, vediamo cosa accade domenica. Proporre una difesa a tre? Il problema non è come ci mettiamo dietro in difesa, se a tre o a quattro: il problema è dobbiamo essere più cattivi. Tocca al mister valutare i moduli: a noi migliorare sotto il punto di vista della cattiveria. Siamo discontinui tra casa e trasferta, è vero. Ma giochiamo bene: così come è accaduto a Milano contro l’Inter. Ed allora, dobbiamo forse essere più aggressivi già dalla prossima partita”.

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Infine, un duello tutto speciale. Quello contro Gigi Buffon che l’estremo argentino etichetta senza alcun dubbio come “il migliore del mondo”: “Lui è un mito. Secondo me è davvero il miglior portiere di sempre. Nel tunnel degli spogliatoi scambierò qualche parola con lui: sarà bello farlo”. Ed allora, in mezzo a tanti punti di forza, chissà che anche la sinora invincibile armata bianconera non finisca per scoprirne qualcuno debole: “Guarda, anche se non troviamo un punto debole alla Juve noi dobbiamo puntare sulle nostre tante qualità”. Ed una di queste, nella stagione in corso, è senza alcun mistero quella di un nuovo Mariano Andujar.

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23 Ottobre 2012, 15:49

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