27 Settembre 2019, 06:01
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PALERMO – Piede sull’acceleratore per l’anello ferroviario di Palermo, con tutte le aree di cantiere tra Giachery e il Politeama che dal primo ottobre torneranno a pieno regime. Le Ferrovie hanno infatti stilato il nuovo cronoprogramma con la società D’Agostino, che ha ereditato il cantiere da Tecnis, e che prevede a settembre del 2020 lo smontaggio di tutti i cantieri in superficie.
In realtà in questi anni si sono susseguiti, a più riprese, programmi di lavori poi puntualmente non rispettati a causa delle vicende in cui è rimasta impelagata la Tecnis, ma l’arrivo di una nuova ditta accende nuovamente le speranze della città. “Un passaggio importante per costruire il futuro della città – dice l’assessore Giisto Catania – Col nuovo cronoprogramma dell’anello ferroviario si individua finalmente la luce in fondo al tunnel e cosi la città sarà liberata dall’incubo di cantieri infiniti. La scelta dell’amministrazione comunale di consegnare, senza indugio, le aree all’impresa è funzionale alla necessità di una conclusione rapida dell’attività in superficie, evitando ulteriori danni alla città e al suo tessuto produttivo. Confidiamo sul fatto che, conclusa la fase dei cantieri in superficie, procederà velocemente la realizzazione dell’infrastruttura ferroviaria cosi da migliorare il trasporto pubblico di massa della città”.
Lo scorso 18 settembre c’è stata una riunione operativa, aggiornata a ieri alla presenza del Comune, di Rfi, di Italferr e della D’Agostino: da qui il nuovo programma che prevede, da martedì 1 ottobre, il ritorno degli operai nell’area compresa fra via Emerico Amari, via Roma, Piazza Ruggero Settimo e Piazza Castelnuovo e in generale anche le altre aree, quindi tutta via Amari. Il tratto fra le vie Wagner e La Lumia resterà libero per consentire a chi viene da via Roma di proseguire alle spalle del teatro Politeama in direzione di via Dante o via Libertà.
A fine novembre riaprirà un piccolo tratto di via Amari, all’altezza di via Scordia, mentre la parte fino l’incrocio con via Roma tornerà fruibile entro Natale. Va da sé che via Amari, fino a via Scordia, si trasformerà in area pedonale. La quarta fase dei lavori si concluderà a fine aprile del 2020, quando sarà riaperta la parte bassa di piazza Castelnuovo e contemporaneamente sarà liberato l’incrocio con via Roma ed occupato quello fra la piazza e via Ruggero Settimo. Questa fase durerà fino a luglio, quando sarà liberata tutta la via Emerico Amari ad eccezione dell’area precedentemente transitabile. Qui i lavori proseguiranno fino a settembre 2020, quando è previsto che tutte le aree di cantiere tranne una piccola porzione di Piazza Castelnuovo saranno liberate.
Da quel momento i lavori proseguiranno in sotterranea senza alcuna occupazione di spazi stradali di superficie per altri 18 mesi, con la previsione che entro la fine del 2022 tornino a circolare i treni nel tratto compreso fra piazza Politeama e piazza Giachery. Per il sindaco Leoluca Orlando “il Comune manterrà alta la vigilanza sulla prosecuzione dei lavori che sono di fondamentale importanza per la futura mobilità in città ma la cui realizzazione non può trasformarsi in una tortura per residenti e commercianti delle aree interessate. Sono grato a tutti per la sensibilità dimostrata in queste ultime settimane e confido che lo spirito di collaborazione e sinergia prosegua nei prossimi mesi per raggiungere un risultato importante”.
AGGIORNAMENTO
“Le continue sollecitazioni operate nei mesi scorsi da Confcommercio Palermo hanno prodotto un primo risultato importante e cioè il costruttivo confronto con l’Amministrazione Comunale di Palermo sul cronoprogramma dei lavori legati alla realizzazione dell’anello ferroviario”. Lo dichiara Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, all’esito della riunione che si è svolta stamattina in Confcommercio sul delicato tema dei cantieri stradali alla quale hanno partecipato l’assessore comunale all’urbanistica, ambiente e mobilità Giusto Catania, l’ingegnere Francesco Zambonelli di Italferr, l’ingegnere Filippo Palazzo di Rfi e il dottor Gianguido Babini di D’Agostino Costruzioni.
“La garanzia di chiudere i cantieri – dichiara Patrizia Di Dio – entro il mese di settembre del 2020 è un buon punto di partenza ma l’esperienza negativa del recente passato, tuttavia, ci impone prudenza e la doverosa attenzione al rispetto delle scadenze intermedie perchè la pazienza dei commercianti è già stata messa a dura prova e molti hanno pagato un prezzo troppo alto: ci siamo aggiornati alla fine di novembre proprio per verificare la puntuale esecuzione delle prime opere”.
“Riteniamo – ha proseguito la presidente di Confcommercio – che il metodo del confronto e della condivisione di impegni e sacrifici potrà produrre benefici. Di questo ringraziamo l’amministrazione comunale che ha raccolto il nostro appello, una vera e propria richiesta di aiuto e di immedesimazione nei problemi. Ci sono state illustrate tutte le varie fasi che porteranno a una rapida conclusione dei lavori, da parte nostra abbiamo rappresentato i disagi che le nostre aziende hanno subito e dovranno continuare a subire in conseguenza dell’apertura dei cantieri. Abbiamo chiesto rispetto – ha concluso – per le aziende e garanzie per il futuro, fiduciosi che la nuova impresa saprà rispettare gli impegni”.
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27 Settembre 2019, 06:01