13 Novembre 2013, 10:43
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CATANIA – Si sono svegliati questa mattina in via Franchetti. La protesta dell’Anfe infatti non si è fermata nonostante da Palermo ieri sera è arrivata la notizia dello sblocco di due mensilità. I dipendenti continuano ad occupare. La delegazione, infatti, ieri ha avuto un incontro con la segreteria dell’assessorato terminata con l’accordo del pagamento di una parte degli emolumenti. Due stipendi però secondo i dipendenti sono troppo pochi rispetto ai venti che la Regione deve liquidare.
LA PROTESTA DI IERI. La decisione dei lavotori di presidiare la sezione etnea dell’ente di formazione in maniera permanente è stata presa questa mattina. “Siamo pronti a trascorrere la notte – ha dichiarato ieri a LiveSiciliaCatania, Daniela Lo Giudice, volto simbolo della protesta – attendiamo che il Sindaco o la stessa Scilabra venga qui a prendere contezza e coscienza della nostra situazione disperata”.
Qusta mattina, si era ripetuta la scena di qualche giorno fa. Protagonista stavolta, Giorgio Giampiccolo, sposato e padre di tre figli, che è salito sul cornicione minacciando di buttarsi di sotto. Il 48enne è stato raggiunto sul tetto da un’ottantina di colleghi per solidarietà. Solo l’intervento della polizia ha dissuaso l’uomo dal folle gesto. Giampiccolo per motivi di sicurezza è stato visitato dal personale medico presente sul posto. Il dipendente chiedeva un incontro immediato con l’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, che avrebbe assicurato direttamente all’uomo, in occasione del Megaforum di Catania, che avrebbe provveduto in breve tempo al pagamento degli emolumenti arretrati.
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13 Novembre 2013, 10:43