Alfano lancia la volata in Sicilia| “Saremo maggioranza al Senato”

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26 Gennaio 2013, 16:39

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PALERMO – Attacca il premier Mario Monti e rispedisce al mittente “le sue aperture ipocrite e finte al Pdl”. È convinto che il Popolo della libertà vincerà da solo, “conquistando in Sicilia il premio di maggioranza al Senato”. Lancia una stoccata ad Antonio Ingroia che ha partecipato, a suo dire, al “circolo mediatico giudiziario”. Parte dall’hotel delle Palme di Palermo la campagna elettorale in Sicilia del segretario nazionale Angelino Alfano. In prima fila il presidente del Senato, e capolista, Renato Schifani, il deputato Gabriella Giammanco e il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione.

“Le aperture di Monti al Pdl sono ipocrite e finte – ha esordito il segretario del Pdl -. Noi non siamo interessati perché pone la condizione che non ci sia Berlusconi. Noi pensiamo a vincere da soli e non crediamo che questa coalizione di centrodestra abbia la necessità di avere a che fare con Monti. Lui deve giustificare i quattro miliardi di euro che ha dato al Monte dei Paschi di Siena – ha continuato Alfano – sarà una coincidenza ma è l’equivalente della tassa Imu. Si tratta comunque, di una valanga di soldi di cui il governo deve rendere conto. Monti non è più credibile”.

Alfano è ancora che la Sicilia si confermerà una roccaforte del Pdl: “Noi pensiamo di portare il premio di maggioranza in Sicilia al Senato. Alla Camera pensiamo di prevalere con una battaglia elettorale. Il divario tra Pd e il Pdl oggi esistente è di 5 punti, che pensiamo di recuperare in quattro settimane. Abbiamo fatto delle liste forti in Sicilia, siamo anche agevolati dal disvelarsi dello scandalo del Montepaschi dove la sinistra è dentro fino al collo. Gli italiani capiscono cosa vuol dire affidare la gestione a una sinistra che abusa dei propri poteri e raggiunge dei risultati disastrosi come quelli del Mps. Se le responsabilità stanno a sinistra, vanno accertate durante le elezioni e non dopo. I cittadini italiani devono sapere”.

Nel corso della conferenza, Alfano, ha sottolineato come nel Pdl sia fondamentale l’apporto delle donne che godono di grande considerazione. “A differenza di altri partiti, non abbiamo indicato candidati donne come ruoli ‘riempitivi’. Abbiamo in cima alla lista del Senato Simona Vicari, alla Camera in Sicilia occidentale Gabriella Giammanco e in Sicilia orientale Stefania Prestigiacomo”.

Quindi, il segretario del Pdl ha ricordato gli sforzi compiuti da lui e dal Cavaliere nel contrasto alla mafia: “Se il governo Berlusconi può dire di essere stato il governo che più ha fatto nel contrasto alla mafia per le leggi che hanno previsto confische ai patrimoni mafiosi e che hanno irrobustito il carcere duro, questo lo si deve anche allo sforzo che il governo fece allora con me Ministro della Giustizia. Sforzo che ho compiuto con il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha dato un contributo per l’approvazione di queste leggi. Schifani è il candidato di punta del Pdl in Sicilia, che si impegnerà direttamente in questa campagna elettorale”.

Poi, l’annuncio in tema di programma di governo: “Nostra prima azione concreta sarà l’eliminazione della Imu. Procederemo alla tassazione zero per gli imprenditori che assumono personale”.

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Non sono mancati gli attacchi alla candidatura di Antonio Ingroia: “Noi pensiamo di vincere alla Camera e avere una maggioranza coerente al Senato, mentre la sinistra ha la preoccupazione di Ingroia. Hanno coccolato il circolo giudiziario mediatico per anni e adesso contribuiranno alla loro sconfitta. Siamo l’unico paese al mondo in cui gli inquirenti fanno un partito dove candidano i giornalisti che hanno scritto delle loro inchieste. Questi sono stati coccolati dalla sinistra e contribuiranno alla sua perdita. Chi è causa del suo male, pianga se stesso”.

Renato Schifani, dal canto suo, ha focalizzato la sua attenzione sul sistema elettorale attuale: “Ho fatto di tutto per cambiarlo, perché è un sistema che il nostro, che è un paese democratico, non merita. Avere impedito la facoltà ai cittadini di scegliere i propri eletti è un fatto di cui dobbiamo fare a meno. Spero che tutti gli italiani avvertano la responsabilità di dire la propria e non si astengano”.

In chiusura di conferenza Alfano ha fatto riferimento al presidente Berlusconi. Sarà lui il candidato premier in caso di vittoria? “Abbiamo chiesto a Berlusconi di tornare in campo, lui non aveva mai dismesso né il profilo né l’incarico di presidente. Le cose stanno andando bene, chi ci dava per morti ci ritroverà vincenti”.

In tema di “liste pulite”, alla domanda sulla candidatura dell’ex governatore Raffaele Lombardo, sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa, così risponde Alfano: “Abbiano avuto la capacità di innovare, molti personaggi noti hanno accettato di non candidarsi, ma non siamo un partito giustizialista, non abbiamo mai voluto che i Pm scrivessero le liste del Pdl. Lombardo è di un partito alleato e noi non facciamo le liste in casa degli altri. Quando è stato alleato della sinistra non mi pare che si siano indignati”.

 

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26 Gennaio 2013, 16:39

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