14 Maggio 2013, 12:25
2 min di lettura
CATANIA – Si azzera tutto. Tornerá alla fase preliminare il processo a carico di Elio Rossitto, l’ex docente della facoltá di Scienze Politiche di Catania che era imputato per tentata concussione, falso in concorso e tentata violenza sessuale. Ad essere accolta dai giudici della IV Sezione penale presieduta dal Presidente Michele Fichera, dopo un rinvio di due settimane e una camera di consiglio durata 45 minuti, l’eccezione sollevata dai difensore di Rossito. L’avviso di chiusura delle indagini preliminari sarebbe stato fatto dalla Procura all’indirizzo dei legali dell’imputato anzicché al suo effettivo domicilio. Discorso diverso per il rinvio a giudizio correttamente inoltrato dal gip al domicilio. Un vizio di nullitá assoluta secondo i giudici, che richiamando una sentenza della Cassazione, ha viziato l’intero iter processuale.
Adesso il fascicolo tornerá alla Procura, si procederá quindi ad una nuova udienza preliminare ed all’eventuale rinvio a giudizio. Nonostante i tempi tecnici siano decisamente brevi, il carico di processi che appesantisce il sistema giudiziario potrebbe far slittare l’eventuale processo di alcuni mesi, dai 6 agli 8 secondo le previsioni delle parti lese.
Al momento separata da Rossitto, la posizione di Francesco Pergola. Imputato nelle stesso processo per concorso materiale in falso di atti pubblici. L’accusa ipotizza un coinvolgimento dell’assistente amministrativo della facoltá nell’aiutare, all’epoca dei fatti, l’allora docente nella redazione dei verbali degli esami finiti al centro dello scandalo dei presunti favori sessuali in cambio di buoni voti nel libretto delle studentesse.
Le condotte contestate a Rossitto iniziano nel 2005, con la denuncia ai Carabinieri di Eva, studentessa universitaria e parte lesa nel processo. Un segnalazione che però sarebbe rimasta lettera morta fino al 2009, quando scoppiò il caso con l’intervento della trasmissione televisiva “Le Iene” su segnalazione e con la diretta partecipazione di Dominique , altra ragazza iscritta al corso in cui insegnava il docente. Rossito chiese il patteggiamento che non venne però accolto. Parti civili nel processo oltre alle due ragazze erano l’Università degli Studi di Catania, rappresentata in aula dall’avvocato Guido Ziccone e il centro antiviolenza “Thamaia” rappresentato dall’avvocato Carlo Failla.
L’ex docente universitario era stato rinviato a giudizio nel 2012 dal gup Loredana Pezzino. Il processo tuttavia non è mai decollato veramente a causa di ben quattro rinvii delle udienze, tra difetti di notifiche agli imputati, cambi di residenza ed eccezioni sollevate dai difensori. Proprio quest’ultime sono state decisive per l’annullamento del processo.
Pubblicato il
14 Maggio 2013, 12:25