04 Maggio 2018, 13:26
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PALERMO – Immaginare che Leoluca Orlando possa alzare bandiera bianca e ammettere che Palermo sia ad un passo dal default sembra fantapolitica, tanto meno concordare anche con le forze d’opposizione, compreso il Movimento 5 stelle, un piano anti dissesto e avviare le procedure conseguenti. Proprio questa, invece, è la proposta shock avanzata stamattina da Ugo Forello e tutto il gruppo consiliare del Movimento. Continua così l’operazione verità dei Cinquestelle sui conti del Comune alla quale Orlando non ha dato una risposta. Il primo cittadino però dovrà pur dare qualche spiegazione ai giudici istruttori della Corte dei Conti che il prossimo 16 maggio in occasione di un’udienza pubblica renderà note le sue rilevazioni e osservazioni sulla situazione contabile del Comune per gli anni 2015 e 2016. Orlando e il suo assessore al Bilancio Antonino Gentile avrebbero già ricevuto le osservazioni: un documento top secret che questa volta non è arrivato nelle mani né dell’opposizione né della stampa, segno che, dicono i ben informati, il contenuto creerebbe un pesante imbarazzo all’amministrazione. Il primo cittadino e i suoi uffici intanto si starebbero quindi preparando a rispondere su quelle che stamattina Forello ha chiamato “anomalie e gravi disattenzioni che comprometterebbero la veridicità ed attendibilità del risultato di amministrazione degli anni 2015 e 2016″.
Sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti vi sarebbero presunte anomalie relative alla costituzione del Fondo Anticipazione di Liquidità erogato da Cassa depositi e prestiti, per esempio, o ancora criticità relative alla costituzione e all’entità del Fondo rischi spese legali e contenzioso. In base alla denuncia dei consiglieri grillini “La situazione è molto grave da tempo” e lo sarebbe soprattutto per cinque ragioni ben precise: “Il ricorso all’anticipazione di cassa è divenuto fatto ordinario, e non più straordinario, per il Comune, che – ad oggi – è esposto per oltre 70milioni di euro – ha detto Forello – La ridotta capacità di riscossione (ovvero la velocità di recupero dell’evasione tributaria e delle sanzioni per le violazioni del codice della strada). I dati, infatti, indicano che anche per il 2017 la situazione è peggiorata – ha spiegato l’ex candidato sindaco – l’indice continua inesorabilmente ad abbassarsi, raggiungendo la percentuale del 7,09 per cento contro il 24 del 2011”. E ancora: “I ritardi nei pagamenti da parte del Comune sono progressivamente aumentati nel corso di tutto il 2017 e l’esistenza di nuovi contenziosi di rilevante valore”. Forello si riferisce per esempio al ricorso presentato dagli agenti della polizia municipale, ad oggi, non considerato in termini di accantonamento di somme nel fondo rischi spese legali e contenzioso. A questo si aggiungerebbero altri “pesanti” giudizi instaurati dall’Amia per 89milioni, già in passato oggetto delle attenzioni e dei rilievi della Corte dei Conti. Ed infine: “Allo stato attuale non è stato ancora approvato il bilancio consolidato 2016, termine scaduto lo scorso 30 settembre, che come rilevato dai revisori dei conti fa acqua da tutte le parti, e dove si riscontrano dei significativi disallineamenti dei crediti e dei debiti con le partecipate”. Disallineamenti che in base alla nuova normativa nazionale non sarebbero più ammessi e che invece per quanto riguarda il Comune di Palermo non solo ammontano a 42milioni di euro, ma aumentano di mese in mese, nel 2014, anno di fondazione di Rap per esempio, ammontavano già a 7milioni.
“Per tutto questo – ha concluso Forello – riteniamo di fondamentale importanza agire con senso di responsabilità nell’interesse della città di Palermo che oggi è a rischio concreto di default. Purtroppo ci attende un periodo molto complesso, perché il paese dei Balocchi sta finendo ed è adesso il momento di prendere decisioni difficili e coraggiose che partano dal riconoscere che la situazione è grave e bisogna agire immediatamente”.
In questo quadro si inserisce la proposta del piano anti dissesto, una soluzione prevista dalla legge per quei comuni che non riescono a rispettare almeno cinque dei dieci parametri di deficitarietà strutturale, situazione nella quale per il capogruppo del Movimento Palermo rientrerebbe perfettamente. “Prima di essere messi spalle al muro dalla Corte dei conti sarebbe opportuno che fosse l’amministrazione ad attivarsi”. Il piano infatti sarebbe intanto modulato dagli uffici del Comune, approvato dal Consiglio comunale e infine autorizzato dalla Corte dei conti. “Questo consentirebbe al Comune di avere ancora voce in capitolo nelle scelte amministrative della città – ha spiegato Forello – cosa impensabile se venisse dichiarato il default”.
Il piano antidissesto prevederebbe manovre di rientro spalmabili in dieci anni e consentirebbe anche l’accesso al fondo Rotazione nazionale per un totale di 150milioni di euro all’anno per tre anni dal momento dell’approvazione.Una soluzione pratica che per il Movimento 5 stelle sembra ormai l’unica percorribile: “Se non si corre ai ripari il Comune cadrà in ginocchio al massimo fra un anno – ha concluso Forello – Orlando ammetta il problema e noi saremo disposti a collaborare in maniera costruttiva per superare questo difficile momento”. All’attacco anche Fabrizio Ferrandelli che ha tirato in ballo anche l’ex assessore al Bilancio Luciano Abbonato: “La Corte dei Conti invia rilievi pesanti sui conti del Comune, rilievi che risalirebbero al periodo di gestione di uno dei suoi uomini, Luciano Abbonato, che ha lasciato la squadra di governo di Orlando proprio per diventare consigliere della Corte dei Conti. Non potevamo avere dubbi sulla terzietà e imparzialità della magistratura contabile e oggi, come ieri, continuiamo ad essere preoccupati per il futuro di Palermo, delle sue controllate e dei servizi ai cittadini. Ho inviato una nota riservata – ha precisato Ferrandelli – chiedendo se risponde al vero il fatto che siano arrivati nuovi rilievi della Corte dei Conti. Rilievi che di certo confermerebbero la disastrosa situazione in cui vertono le casse del Comune e certificherebbero la fine della narrazione che il sindaco ci ha finora propinato. Ho fatto verbalizzare il tutto alle ore 10, durante la commissione Bilancio che martedì ascolterà il Ragioniere Generale e l’assessore Gentile. I conti del Comune sono in rosso, non è una novità – ha continuato – denunciamo una situazione di criticità da mesi ormai. Finito il tempo delle chiacchiere, urge trovare un progetto per la città di Palermo in grado di scongiurare il peggio ed evitare il default”.
LA REPLICA DELL’ASSESSORE AL BILANCIO ANTONIO GENTILE. “La diffusione di dati parziali ed assemblati serve solo a guadagnare scampoli di “visibilità” e rischia di disinformare e creare allarmismi. In attesa che il Consiglio comunale approvi il testo di bilancio consolidato proposto dalla Giunta, così come sollecitato da tanti e da ultimo dagli stessi revisori dei conti proprio in sede di esame dello stesso testo, l’amministrazione fornirà come sempre nelle sedi opportune ed ovviamente a tutti i cittadini un quadro completo della situazione finanziaria ed economica del Comune, che non corrisponde al disastro prospettato (e forse auspicato!) dai consiglieri del M5S”.
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04 Maggio 2018, 13:26