09 Dicembre 2015, 20:15
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PALERMO – Un’anticipazione di liquidità di quasi 15 milioni di euro per pagare i debitori entro 30 giorni, da restituire in 30 anni e con un tasso di interesse dello 0,75%. L’operazione è stata decisa dalla giunta Orlando: archiviata la rinegoziazione dei debiti, stavolta l’operazione servirà a pagare debiti per metà verso società partecipate e per l’altra metà verso privati veri e propri. Lo scorso anno il Comune aveva fatto un’operazione simile per 38 milioni, con cui erano state pagate per lo più le partecipate. In caso di mancato pagamento delle rate, l’Agenzia delle entrate si rifarà sugli incassi dell’Imu.
LE REAZIONI
“Questa giunta e il suo sindaco ci hanno abbonato ai debiti e alle tasse: per la seconda volta assistiamo a una operazione che indebiterà il futuro dei nostri figli. Un’altra manovra concessa dal governo nazionale che, per rispettare i parametri di pagamento europei verso i fornitori, fa indebitare gli enti locali e quindi i cittadini”. Così il consigliere comunale di Palermo, Filippo Occhipinti, commenta l’anticipazione di liquidità da 14,9 milioni di euro con la Cassa Depositi e Prestiti approvata dalla giunta Orlando. “Come l’anno scorso si ricorre a una anticipazione di cassa pluriennale (scadenza 30 anni), che costerà ai palermitani e impegnerà risorse che verranno sottratti dai bilanci delle generazioni future sempre più sacrificate – dice Occhipinti – da un lato questa amministrazione non permette di fare prestiti per realizzare opere necessarie per la città e dall’altro ricorre a queste anticipazioni che servono per pagare spesa corrente. L’assessore e il sindaco si stanno preparando la campagna elettorale rinforzando la cassa, ma a scapito delle tasche dei palermitani. Tra l’anno scorso e quest’ anno verranno perfezionati due prestiti di oltre 53 milioni di euro che costeranno complessivamente oltre 10 milioni di interessi. Inoltre non c’è alcun problema per il pagamento delle rate: se nel futuro il comune non dovesse riuscire a pagare, già il sindaco ha sottoscritto un impegno che prevede che sarà l’Agenzia delle entrate a trattenere alla fonte la rata dai flussi dell’Imu”.
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09 Dicembre 2015, 20:15