15 Gennaio 2019, 18:25
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PALERMO – La Commissione Cultura dell’Ars ha approvato all’unanimità un emendamento alla manovra economica, proposto dal presidente Luca Sammartino, che prevede il “finanziamento diretto” di quattro associazioni e fondazioni storiche dell’antimafia: Centro Studi Pio La Torre, Centro Studi Cesare Terranova, Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Fondazione Gaetano Costa.
“Si tratta di realtà che svolgono un ruolo importantissimo sul piano della diffusione della cultura della legalità e dell’antimafia – dice Sammartino – e che devono poter programmare la loro attività. Con questo meccanismo potranno finalmente avere certezza rispetto ai fondi loro destinati, senza dovere ‘dipendere’ dal bando annuale dal quale hanno attinto fino ad ora. Mi aspetto che questo impegno venga confermato da tutte le forze politiche, quando la norma sarà discussa in aula”.
Per Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia e componente della Commissione Cultura, “l’emendamento mette una pezza ma non risolve la questione di fondo. Bisogna aggiornare la norma – aggiunge – garantendo una maggiore trasparenza nel finanziamento di tutti i soggetti che si occupano di promozione della legalità e di contrasto alla mafia sul piano culturale ed etico. Proporrò all’Antimafia di produrre un disegno di legge in tal senso e mi auguro che questo sia l’ultimo anno in cui istituzioni ed enti siano costretti a una questua umiliante”.
“Ho apprezzato molto l’attenzione mostrata dalla Commissione Cultura dell’Ars che oggi ha ascoltato le istanze della Fondazione Falcone che rappresento e di altre storiche associazioni antimafia in merito ai fondi stanziati dalla Regione ad enti e associazioni. Ho ribadito in Commissione la necessità che la Fondazione Falcone, che da 25 anni si dedica all’educazione alla legalità e alla diffusione della conoscenza della criminalità organizzata per creare nelle nuove generazioni una consapevolezza e una coscienza antimafiosa, abbia certezze sui fondi a disposizione in modo da poter programmare le attività da svolgere, come d’altra parte in origine era previsto dalla legge regionale istitutiva”, ha detto Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni Falcone, dopo l’audizione in Commissione cultura all’Ars. “Mi auguro – ha concluso Maria Falcone- che la stessa sensibilità venga dimostrata dall’Aula chiamata a pronunciarsi sull’emendamento”.
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15 Gennaio 2019, 18:25