Antimafia, La Vardera: "Gennuso lasci la vicepresidenza" - Live Sicilia

Antimafia, La Vardera: “Gennuso lasci la vicepresidenza”

Il deputato è sotto processo con l'accusa di corruzione.
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PALERMO – Tensioni in Commissione Antimafia. Il vice presidente dell’Antimafia siciliana, Ismaele La Vardera, chiede a Riccardo Gennuso (Forza Italia all’Ars), anche lui vice in Commissione ed entrambi eletti da qualche giorno, di fare un passo indietro “legittimo e sacrosanto” per “non mettere in imbarazzo un organo che dovrebbe essere al di sopra di tutte le parti”.

Gennuso è a giudizio da qualche anno, insieme al padre che è stato deputato regionale, per estorsione nell’ambito di una inchiesta della Procura di Palermo sulla gestione di una sala bingo. “Se qualcuno pensa che la mia carica sarà all’insegna del politicamente corretto si sbaglia – dice l’ex iena La Vardera, eletto con Sud chiama Nord di Cateno De Luca – per questo ho deciso di rompere questo muro di silenzio, perché la questione morale non può essere trascurata, soprattutto da chi come me fa parte, di un organo che ritiene istituzionalmente sacro; la commissione antimafia”.

E aggiunge: “Io non entro nel merito dell’accusa, perché non sarò mai giustizialista o manettaro, so che fino all’ultimo grado di giudizio Riccardo è innocente. Però, non credo ci voglia tanto nel capire che in questo modo rischiamo di non essere un organo credibile a chi ci guarda da fuori. Io non mi capacito del perché la maggioranza abbia permesso possa accadere una roba simile votandolo vicepresidente”. La Vardera ricorda che “Riccardo Gennuso è figlio dell’ex deputato Pippo che non potendosi al momento candidare per una condanna in primo grado ha passato in eredità lo scettro al figlio: il papà del vicepresidente nel 2018 è stato arrestato per voto di scambio politico-mafioso, anche se l’aggravante di mafia è caduta”.

“Le colpe dei padri non ricadano sui figli, mai – conclude La Vardera – Però questo quadro avrebbe dovuto imporre al buonsenso di Riccardo, di chiarire le sue posizioni nei tribunali, farsi eleggere pure capo della luna, ma evitare di diventare vicepresidente della commissione antimafia. Per questo chiedo un passo indietro”.

Le reazioni

“La notizia riguardante le ‘grane’ giudiziarie del neo-eletto vice presidente vicario della Commissione regionale antimafia Riccardo Gennuso, è motivo più che sufficiente per reclamare le sue immediate dimissioni dall’organismo dell’Ars”. Lo dice in una nota l’ “Associazione per onorare la memoria dei caduti nella lotta contro la mafia”. L’associazione ritiene che l’Antimafia non possa avviare la propria attività facendo finta di niente soprattutto ora che nell’opinione pubblica parrebbe affermarsi il convincimento, in base alla vigente normativa, della sua scarsa incidenza e utilità nella realtà sociale, istituzionale e amministrativa dell’Isola”. “Spiace constatare, inoltre, l’assoluto silenzio – aggiunge la nota – delle forze politiche di maggioranza e di opposizione riguardo le gravi notizie che circolano sul conto di Gennuso padre ( già deputato all’Ars) e del figlio neo-eletto. Ed ancora: sul caso Gennuso non hanno proprio nulla da dire il presidente dell’Ars e il presidente della Regione?”.


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