26 Marzo 2011, 18:23
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I pentiti Manuel Pasta e Michele Visita hanno confermato davanti alla terza sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Fabrizio La Cascia, i presunti accordi tra mafia e politica per le elezioni regionali in Sicilia della primavera del 2008 da cui e’ scaturito il processo ad Antonello Antinoro, eurodeputato ed ex assessore regionale dell’Udc ora con il Pid (Popolari di Italia domani), accusato di voto di scambio. L’audizione dei pentiti si e’ svolta al palazzo di giustizia di Roma.
Visita ha raccontato di aver partecipato a riunioni a scopo elettorale a casa di un medico, Domenico Galati, dove sarebbe stato presente anche Antinoro. Proprio a casa di Galati ci sarebbe stato l’accordo con i mafiosi e poi, in un incontro successivo, lo scambio della mazzetta per ottenere voti. Per Antinoro, che non ha mai negato di aver incontrato Visita, il pagamento era solo per servizi i di ”attacchinaggio” durante la campagna elettorale. Anche Manuel Pasta ha ribadito quanto gia’ messo a verbale nel processo Eos, operazione nella quale e’ stato coinvolto Antinoro e che ha portato in carcere decine di estortori ed esponenti dei clan di Palermo. Secondo Pasta, Antonello Antinoro avrebbe comprato sessanta voti per tremila euro. Il processo e’ stato rinviato al 7 aprile per sentire Domenico Galati.
Il pentito Pasta ha puntualizzato di ”non conoscere direttamente Antinoro” ma di sapere che la moglie di Salvo Genova aveva ricevuto dei soldi, che provenivano dal deputato, durante la campagna elettorale. Il collaboratore non avrebbe però parlato, come invece scritto in precendenza, di un quantitativo di denaro ricevuto da Antinoro per un preciso numero di voti.
(fonte: Ansa)
E la replica di Antonello Antinoro, proprio su quest’ultimo punto, arriva in serata a Live Sicilia. “Sono dell’avviso, per mia formazione – ha precisato Antinoro – che i processi non vadano fatti sui giornali, ma nelle sedi opportune. Ad ogni modo ritengo doveroso sottolineare che, come scritto anche dalle agenzie di stampa, non ho mai conosciuto Manuel Pasta, né ho intrattenuto rapporti con lui. I processi – ha concluso l’eurodeputato – vanno guardati nella loro interezza. Loro hanno dato la loro versione dei fatti. Ma la mia difesa non è ancora iniziata”.
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26 Marzo 2011, 18:23