PALERMO – Un altro rinvio, l’ennesimo, ma sembra davvero che per Alternativa popolare siano ormai le ultime ore prima della scissione. Oggi a Roma è stato i giorno dell’attesa direzione nazionale, più volte rinviata. Si è discusso tanto ma non si è votato: la conta è rinviata a domani. Ma la sensazione ormai abbastanza chiara è quella di un divorzio inevitabile tra quelli che intendono seguire Angelino Alfano /(che come è noto non si ricandiderà) e Beatrice Lorenzin nell’alleanza col Pd e quelli che invece guardano al ritorno al centrodestra, come Maurizio Lupi e Roberto Formigoni, e che potrebbero riappropriarsi del nome originario, “Nuovo centrodestra”, appunto. Tra i siciliani propende per la prima soluzione Giuseppe Castiglione mentre è critica sul patto col Pd Simona Vicari, che commenta: Chi vuole trasformare quel tipo di accordo in una vera e propria alleanza politica a sinistra e’ libero di farlo legittimamente e rispetto profondamente chi lo fara’ ma la mia storia e le mie convinzioni politiche non mi permettono di allinearmi alla scelta intrapresa da altri colleghi nel partito in contrapposizione – dobbiamo dirlo – con quanto ci chiede (e quanto mi ha chiesto) il nostro elettorato”.
La direzione di Ap, a quanto si apprende, ha votato di dare mandato ai tre fondatori Beatrice Lorenzin, Fabrizio Cicchitto, Maurizio Lupi, e al vice coordinatore Antonio Gentile, di istruire una pratica per trovare una soluzione perché le due coerenze interne al partito – una che guarda alla coalizione di governo, l’altra ad una corsa solitaria e al dialogo con FI – possano “sopravvivere”. La direzione del partito centrista è aggiornata a domani alle ore 18.
